RIASSUNTO DELLA VIDEO PRESENTAZIONE DEL RITIRO MISTICO-SPIRITUALE A MILANO
In questo ritiro si propone un approccio unico nel suo genere in relazione con la condizione umana e con l’essenza divina. Una teoria sviluppata da Alverto a partire dalla pratica su se stesso, quando è stato in prigione per 14 mesi, il che gli ha permesso di approfondire nei muri interni; e anche dall’osservazione di migliaia di persone che sono passate per i suoi ritiri, la maggior parte delle quali si trovano in situazioni psicoemozionali schiavizzanti, senza riuscire a vedere il carcere in cui vivono e neanche ad uscirne.
In questo video Alverto riassume in soli 47 minuti l’approccio della Psicologia Trascendente che si offre in questo ritiro, affermando che il condizionamento impiantato nell’essere umano permette di creare una personalità che in principio rappresenta una maschera o una menzogna con cui ogni persona si presenta nella società, ma che in realtà è la punta dell’iceberg della profondità del suo essere autentico. Questo non significa che il sé interno e puro sia un’estensione della personalità, ma piuttosto che sia esattamente il contrario, un’immagine invertita e riflessa verso l’interno. Alverto afferma qualcosa di originale e anche trasgressivo, che forse nessuno aveva scoperto: “che il condizionamento che proiettiamo verso gli altri riflette il fatto che dentro ci sia un’essenza diametralmente opposta a quello che l’io sembra”. Questa affermazione rivoluzionaria può portarci a comprendere l’assurda necessità di attaccare l’io o di voler uccidere l’ego per essere spirituali o trascendenti, invece di utilizzarlo come guida nell’incontro con il nostro tesoro interno. Quella maschera esterna ci sta dando gli indizi di come siamo dentro, se potessimo vederla come il negativo di una foto, che deve essere riconosciuta per mostrare ciò che è veramente e che porta con sé. Come se fosse una verità occulta e non scoperta.
La verità può solo essere vista attraverso gli occhi di chi osa morire a ciò che crede di essere, e con quegli stessi occhi nasce lo sguardo puro che è stato pulito con la chiarezza della coscienza per vedere ciò che è.
Il rifiuto dell’io, dell’ego, della personalità, ci ha giocato un brutto tiro, perché quando vogliamo cambiare, modificare o migliorare ciò che crediamo di essere, lo stiamo rifiutando, attaccando, giudicando… un’attitudine che ci impedisce di considerarlo come una porta d’accesso verso l’interno.
La trascendenza parte dalla base della perfezione di ciò che ci è stato dato, di come siamo nati e di come sembriamo essere, e da questa accettazione incondizionata di ciò che sembriamo, possiamo cominciare a riconoscere quel negativo e cominciare a vedere l’immagine autentica del nostro Essere.
Questo breve video presenta argomenti tanto controversi quanto confrontanti, che si sviluppano in diversi discorsi e laboratori d’integrazione con i partecipanti e con gli alunni:
- La natura indifferenziata dell’essenza umana: non siamo né buoni né cattivi, siamo un seme con la possibilità di essere e di fiorire.
- L’addormentamento proviene dalla purezza della coscienza che, per rispetto della sua innocenza, sceglie di addormentarsi prima di assumere la realtà umana.
- I percorsi terapeutici e spirituali sono progettati dalla mente per riportarci indietro allo stesso vecchio carcere di sempre.
- Il risveglio della coscienza passa prima di tutto dal rendersi conto del padrone che ci ha comprato e ci domina.
- La guida della coscienza per uscire in libertà, nel processo del risveglio, è la fiducia e l’amore.
- Le carceri esterne crollano quando il padrone interno muore. È la possibilità di liberarci dall’idea impiantata di chi siamo.
- La morte è un suicidio cosciente dell’idea che abbiamo creato di noi stessi; è lei che detiene il potere di dominarci.