QUANDO LA MORTE DI UN FIGLIO APRE UNA PORTA SULL’INFINITO. Breve storia dell’esperienza di massima comprensione di una donna.

TESTIMONIANZA DI UNA TERAPEUTA IL CUI DESIDERIO È PORTARE LUCE

Siamo energia pura, esseri illimitati e molto potenti.

 

Mi chiamo Paty, sono argentina, ma sono residente in pianta stabile in Messico (DF), sono un’accompagnatrice terapeutica certificata. Ho partecipato al Ritiro di Ayahuasca di maggio a Tepoztlán, qui in Messico.

Ho sempre saputo che siamo molto più di questo corpo e questa mente, ma è stato in questo ritiro che mi sono permessa di VIVERE l’esperienza. Sperimentando questo stato alterato di coscienza ho compreso che siamo pura energia, esseri illimitati e molto potenti. Ho pulito molta sporcizia emozionale che mi portavo sulle spalle da molti secoli addietro, finché sono rimasta vuota. Vuota di ego, risentimento, di colpe, del passato e del futuro…

In seguito, circa 15 giorni fa, ho avuto la mia prima esperienza con l’OTAC (un’esperienza di picco alla quale si giunge grazie ad una sostanza estratta dai rospi del deserto), e se ancora avevo alcuni dubbi, il Sapito me li ha tolti. Ho vissuto la totalità, l’unità, il qui e ora, ciò che realmente siamo e sono affascinata da tutto e da tutti. Vedo tutto più chiaro e sono cosciente del potere che abbiamo.

Per questo motivo desidero dedicarmi a portare un poco di luce e quelle persone cha ancora non si sono trovate e non si sono riconosciute.

3 anni fa è morto mio figlio Gael, aveva la leucemia, in qualche modo la sua morte ha aperto la porta della mia coscienza sopita, mentre voi mi avete mostrato il potenziale e la responsabilità che questo comporta.

La mia motivazione è questa e sono orgogliosa del lavoro che fate.

Mi interessa sapere se è possibile frequentare i cicli formativi in Messico o se li fate solo in Europa e quanto costa.

Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione.

Saluti ;)

 

Paty


 

Desidero ringraziare di cuore per questa lettera inviata da Paty, perché per mezzo delle sue parole ho sentito dentro me la gratitudine di aver potuto conoscere l’Ayahuasca e aver deciso di portarla in tutti i Paesi possibili. Ammiro enormemente questa madre che, pur avendo perso un figlio, ha potuto accedere all’esperienza massima di comprensione di quanto le è successo. Sono tante le persone che soffrono e che arrivano persino a rovinare la loro vita per non essere in grado di comprendere una determinata perdita. Mi piacerebbe un sacco poter giungere tutti loro con questa proposta di guarigione che parte dall’anima.

Sono anche grato per avere la conferma una volta ancora che sia l’Ayahuasca, prodotta a partire da piante amazzoniche, che il Sapito, estratto dai rospi vivi del deserto di Sonora, ci stanno aiutando ad accedere a comprensioni profonde riguardanti la nostra vita ed esistenza. Sembra una presa in giro che sia proprio la natura selvatica e selvaggia quella che ci dona la luce di fronte a tanta oscurità e incomprensione.

 

Alberto José Varela

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Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

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