Home Eventos TESTIMONIANZE CHIARE E TRAVOLGENTI: “Io ho preso Ayahuasca e questo ha cambiato la mia vita per sempre”

TESTIMONIANZE CHIARE E TRAVOLGENTI: “Io ho preso Ayahuasca e questo ha cambiato la mia vita per sempre”

E SE FOSSIMO DAVANTI A MEDICINE NATURALI CHE POSSONO CAMBIARE IL MONDO?

Quando un individuo cambia veramente, può essere l’inizio di un cambiamento globale senza precedenti.

ALCUNE DELLE TESTIMONIANZE CHE CI STANNO INVIANDO DALL’ARGENTINA SULLA BASE DEGLI INTERVENTI DELLA POLIZIA CHE PROVANO A IMPEDIRE L’USO DI QUESTA MEDICINA SCIAMANICA

 

IO HO PRESO AYAHUASCA

In un momento in cui provavo solo apatia. E questo ha cambiato la mia vita per il meglio.
Non sono diventato dipendente da nulla. Non sento il bisogno di riprenderla. Sento solo un profondo bisogno di vivere.
Questo è il motivo per cui sostengo la depenalizzazione di questa medicina naturale.
Sostengo anche la divulgazione di informazioni e studi approfonditi sulle sue proprietà. E desidero dal profondo del mio cuore che tutti abbiano accesso ad essa.

Paola Betancour

 

Sento che l’esistenza si espande dentro di me come mai prima. Ora so chi sono e la mia essenza è colei che mi indica la via. Ho 57 anni e per 56 anni e mezzo sono stato incosciente, addormentato, anestetizzato. Ho vissuto la vita credendo di avere orizzonti che non si sono mai materializzati, sfocati andavano via via evaporando. Io bevevo alcolici, a volte a livelli sorprendenti, usavo droghe e mi sentivo frustrato dal mio mediocre e confuso presente. Nemmeno l’ “amore” consolava, in una coppia che stava cadendo a pezzi per l’inerzia della mia apatia. Travestivo con sorrisi e belle parole la tristezza e la rabbia che provavo. Vivevo limitato dalle mie paure… paura di quello che avrebbero detto, paura di quello che mi sarebbe potuto accadere, paura di andare male (o bene?), paura di correre rischi, paura di sbagliare, paura di non essere amato, paura del rifiuto… Paura di aver paura.

Oggi posso dire che tutto ciò che mi è successo nella vita è stato perfetto, ma non solo come espressione o slogan “new age”, ma come un canto al mio amore incondizionato verso la vita; posso dire che il primo ritiro con assunzione di Ayahuasca, è stato il primo passo in questa espansione di coscienza, da qui sono riuscito a guardare e guardarmi da un altro spazio, da un’altra prospettiva, per scoprire dolori molto profondi e vecchi, memorizzati nel mio subconscio che hanno guidato le decisioni che segnarono i percorsi presi nella mia vita, e ho potuto trascenderli.

Ora posso valutare tutto questo dall’amore, dalla mia connessione con il mio cuore e la mia anima, ho potuto perdonare e perdonarmi, ho potuto guarire molte ferite. Sono ancora in fase di guarigione, ma sono già cosciente e ho il bisogno profondo e vitale di essere cosciente tutto il tempo. Alcolici o droghe non saranno più una via di fuga, perché è impossibile fuggire a se stessi. Con l’Ayahuasca ho scoperto il coraggio e il potenziale che c’è in me e lo sto sviluppando e ampliando giorno dopo giorno. 

L’Ayahuasca non mi ha causato nessuna anomalia mentale, né sono diventato dipendente e sicuramente la riprenderò, perché i processi coscienti che ho raggiunto per arrivare alla parte più profonda del mio essere, sono stati possibili in primo luogo grazie a me e alla mia decisione, in secondo luogo grazie alle terapie sistemiche e alle integrazioni di espansione della coscienza del team di Inner Mastery e in terzo luogo grazie alla pianta maestra che ha illuminato i cammini di questo presente. Oggi lavoro con loro, sono la mia famiglia e so che tra tutte le cose che voglio e ho già nella mia vita, è che tutti possano avere l’opportunità di vivere l’esperienza di recuperare il proprio potere, di essere padroni del proprio destino con coscienza e amore. L’esperienza con l’Ayahuasca segna un prima e un dopo nella vita di coloro che l’hanno vissuta.

Io ho preso Ayahuasca e lo farò di nuovo, perché amo me stesso e perché voglio continuare ad approfondire nel mio inconscio e voglio continuare ad espandere la coscienza del mio essere.

Oggi posso dire con tutto il mio amore, grazie a ognuno di coloro che erano, sono e faranno parte di tutto ciò che è accaduto, accade e accadrà nella mia vita. Grazie, grazie, grazie.

Carlos Ovejero

 

Sto pensando a quello che sento… Sento gratitudine, per il mio coraggio, per tutto ciò che mi ha fatto arrivare qui, in questo momento. Per esempio, mi ricordo la prima volta che presi Ayahuasca o Yagé come lo chiamano, è stato tutto un’impresa: trovai alcune informazioni e alla fine su Internet apparse la pagina e mi riempì di gioia; è dal 2015 che stavo cercando, aspettavo questo momento e poi arrivò, la puntualità della mia anima. Dopo partecipai a un seminario chiamato ghiandola pineale dove si parla di ricordo, energia, origine, essere; tutto questo che ho appena detto l’avevo dimenticato, pensavo di essere solo carne, ossa e pensieri di boicottaggio. Stavo già per ricadere in depressione, erano ricomparsi i fantasmi del suicidio a tormentarmi, da un anno e mezzo avevo già smesso di prendere ansiolitici e antidepressivi e non volevo tornare a quello, sentivo che stavo per anestetizzarmi un’altra volta, se l’avessi fatto trovandomi nell’incubo da cui stavo scappando… provare l’ayahuasca era la mia ultima via d’uscita, la mia unica possibilità per smettere di pensare ad autodistruggermi completamente, ero in trappola senza forze, esausta da tanti combattimenti e punizioni. Per fortuna tutto è accaduto velocemente: ho contattato, ho avuto le informazioni che non ho mai letto perché erano molte 🙂 lessi solo una poesia di Sergio, il mio convocante, mi piacque la sua semplicità e disponibilità fin dal primo momento, era lì ad appoggiarmi, scambiammo qualche parola veloce su  Whatsapp, percepì una buona energia, fu amorevole, gli ho chiesto il prezzo per poter valutare, poi senza girarci attorno presi la decisione di farlo, mi fidai e andai con totale fiducia a Colonia in Uruguay, ovviamente spaventata, era qualcosa di sconosciuto per me, ero soffocata dalle emozioni, sopraffatta quasi non riuscivo a parlare e così arrivai, mi ricevettero, c’erano persone ovunque per tutto il posto, i partecipanti e facilitatoti, di Uruguay, Cile, Messico, Spagna .. sembrava una festa, dopo il check-in chiesi la password del Wi Fi cosa che ricordo perché mi ha dato tranquillità e mi ha permesso di fidarmi di più, ho avvertito la mia famiglia che ero arrivata bene, poi non ho più usato il cellulare, fin dall’inizio l’ho preso come un appuntamento con me, un incontro intimo… all’improvviso arrivò l’ora della preparazione alla sessione, bisognava presentarsi e condividere il proposito per la notte, non riuscivo quasi a parlare volevo solo piangere, mi presentai come ho potuto, come una bambina piagnucolona dissi che voglio guarire, che ho la fobia sociale, l’artrite, la depressione, mi fanno male i reni, non riesco a comunicare, ho problemi di autostima e voglio amarmi… non so se mi hanno capito perché parlavo piangendo; la cosa incredibile è stato ascoltare gli altri: erano incasinati come me, non tutti ma la maggior parte. Iniziò la sessione di yagé, in fila uno alla volta arrivò il grande momento, il mio momento, ho bevuto senza pensare né sentire il gusto, mi sono seduta al mio posto per circa dieci minuti, poi mi sono sdraiata su un tappeto tutto rosso, coperta rossa, un colore che non mi piaceva però è lo stesso, nella sessione visto che c’era poca luce non ci ho dato peso né importanza, non mi succedeva niente, questo pensavo, non vedevo nessuna immagine… si, sentivo la musica dentro di me ed era qualcosa di nuovo, poi provai disgusto, disgusto e repulsione, vomitai tre o quattro volte, so che furono molte e quasi mi piscio addosso in uno dei conati ahaha, ero sempre lì, non ho mai seguito il desiderio che avevo di scappare, ma non ero ridotta a una merda, ero presente, in quel luogo, dopo le vomitate volevo che sparissero gli impulsi di fuggire nel nulla, ho provato a meditare sdraiata con gli occhi chiusi ma non è successo niente, mi sono stancata di aspettare e niente, sono tornata a sedermi sul mio materassino e in silenzio semplicemente osservavo il processo degli altri, ma c’era qualcosa di diverso, li vedevo come una famiglia, senza giudizio, quella notte nella mia prima sessione con la medicina ho potuto osservare l’ambiente intorno come da tempo non mi succedeva, senza paura, circondata da persone che conoscevo appena, sentendomi accompagnata, con i quali potevo condividere, quasi l’alba ho sentito pace, molta armonia, mi sentivo piena di energia, con l’idea che non mi era successo nulla… però tutto mi era successo, stavo tornando a SENTIRE…
Per tutto questo e altro ancora, ringrazio me stessa e ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato con il cuore …

Nora Moyano

Lasciaci un commento su questo articolo o condividilo con noi.

WhatsApp
Twitter
Facebook
LinkedIn
Email
Picture of Alberto José Varela

Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

Altri articoli di Alverto

Elige un Idioma

Selecciona tu Idioma