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GUARIRE LA DIPENDENZA ALLA RADICE… CON AYAHUASCA E INTEGRAZIONE

È POSSIBILE LIBERARSI DALLE DIPENDENZE?

GUARIRE LA DIPENDENZA ALLA RADICE… CON AYAHUASCA E INTEGRAZIONE

Metodo di approccio profondo con il quale trattiamo le dipendenze con una visione diversa, offrendo una proposta realmente innovativa che sta dando ottimi risultati (sulla base dei risultati ottenuti da un gruppo di EX TOSSICI, che è riuscito a superare le proprie dipendenze grazie ai ritiri di Evoluzione Interiore con uso di Ayahuasca, abbiamo deciso di creare un metodo specifico diretto proprio alla risoluzione di questo problema)

“4 giorni che possono cambiare la tua vita”

La maggioranza delle persone che hanno una dipendenza non conoscono il vero motivo per il quale continuano ad aggrapparsi ad una sostanza, ma nonostante ciò nel cuore di ogni tossico è latente l’anelito alla libertà.


“Sembra che tutto quanto ci circondi e sostenga nella vita sia ciò che ha creato le nostre dipendenze; tutto quello che ci succede proviene in apparenza dalle nostre dipendenze. Dato che tutto ciò che pensiamo e sentiamo è l’amalgama tra l’esteriore e l’interiore, quando andiamo in profondità nei nostri pensieri e sentimenti, possiamo individuare cosa proviene da fuori e cosa da dentro. Quando un tossicodipendente riesce a vedere sia l’esterno che l’interno da questo luogo oggettivo, senza identificarsi né prendere posizione, senza giudicare o rifiutare niente di ciò che vede, allora comincia a capire l’origine della sua dipendenza e questa scoperta è un mistero talmente grande, che ha il potere di iniziare un processo di grande trasformazione nella sua vita, che va molto oltre di qualsiasi dipendenza.”

Alberto Varela (fondatore di Ayahuasca International e della Scuola Cosciente, dove si formano i facilitatori di questi ritiri)


RITIRO DI EVOLUZIONE INTERIORE CON USO DI AYAHUASCA E ALTRE RISORSE NATURALI SCIAMANICHE, FINALIZZATO ALL’ELIMINAZIONE DELLE DIPENDENZE

RECIBIR-LA-LUZ

TENUTO DA FACILITATORI CHE HANNO SUPERATO LA DIPENDENZA CON LO STESSO METODO CHE PROPONGONO, E CHE SONO STATI FORMATI E CONSIGLIATI DAGLI SCIAMANI DELLA FORESTA COLOMBIANA.

 [email protected] 


L’APPROCCIO DELLA DIPENDENZA E DEL TOSSICODIPENDENTE

La dipendenza è vista come un problema o una malattia che secondo la psichiatria è incurabile. Noi stiamo verificando che non è esattamente così. I metodi tradizionali sono basati sul mitigare i sintomi e, nonostante noi non abbiamo nulla contro questi, la nostra visione si allontana dal trattare il tossico come un malato incurabile, poiché sappiamo che non lo è. Stiamo notando, nei nostri ritiri, che il contrario di dipendenza non è sobrietà, ma riconnessione con la vera essenza di ogni persona.  È ovvio che la dipendenza produce sofferenza in chi la contrae e sull’ambiente di vita che lo circonda, tuttavia è anche vero che nasconde una ricerca spirituale occulta e un bisogno di trovare una sensazione superiore estrema. Quando una persona è dipendente, percepisce che c’è qualcosa di più profondo dietro al suo comportamento, comincia a rendersi conto che la sua dipendenza contiene la via per trovare il senso della sua vita. La persona che si vede intrappolata e ha legato il proprio potere ad una sostanza, in realtà sta cercando con essa un’esperienza elevata e interna, che la avvicini al sentire di un potere superiore. Ma poiché non riesce a vederlo s’incolpa, si intrappola e si autodistrugge. Il segreto per iniziare questo processo di guarigione e liberazione comincia con il cambio di percezione della propria identità, della vita, del mondo e delle persone. Poi, un poco alla volta, tutto cambia con naturalezza.

Tutte le sostanze che generano più o meno dipendenza sostituiscono un’emozione dolorosa, che ognuno processa a modo suo. Senza che il consumatore se ne renda conto, l’emozione lo condanna a ripetere compulsivamente l’assunzione, al fine di mantenere più o meno stabilmente la pace apparente o l’estasi artificiale, sebbene in realtà lo stia distruggendo giorno dopo giorno e mai lo libererà da ciò che sentiva all’inizio.

Vogliamo dire che quando parliamo di “consumatori o tossicodipendenti” parliamo di persone con carenze affettive, con traumi irrisolti, ma anche di ricercatori di un’esperienza trascendente o divina che non si può conseguire nella realtà ordinaria. Si tratta di una strada di autoguarigione e di auto iniziazione che viene vissuta come una tortura. Molti cominciano durante l’adolescenza e ci mettono parecchi anni a rendersi conto. È una ricerca coraggiosa e senza meta, un’energia male indirizzata, sebbene in fondo sia un modo di avvicinarsi al ritrovamento di un senso. Per questa ragione le dipendenze sono delle guide alla sete interiore di trovare qualcosa che faccia cambiare la percezione della propria realtà.

Anche se questa strada è del tutto legittima, diventa disfunzionale, infernale e nel corso degli anni il rapporto tra la persona e la sostanza diventa sempre più malsano, immergendo la persona nella dipendenza assoluta, il che può portare il tossicodipendente a vivere in una realtà parallela, creata da sé, nella quale si allontana sempre di più dal suo vero sé, delle persone che ama e dai sogni di libertà.

UN CONFRONTO IMPRESCINDIBILE

Sappiamo che l’umanità è dipendente da mille cose e che alcuni sono più o meno coscienti delle proprie dipendenze. D’altronde ci sono dipendenze che sono molto più evidenti e negative per la vita, la salute e il benessere, in questi casi molte persone riconoscono di avere bisogno di aiuto per uscire da lì. Quando si avvicinano a noi, abbiamo la possibilità di VEDERE con coscienza obiettiva e chiara quali sono la situazione e l’intenzione con cui abbiamo a che fare. E’ il grande punto di partenza di tutti i trattamenti che puntino al profondo.

SINCERITÀ E CORAGGIO PER RICONOSCERE LA SITUAZIONE: Non importa qual è la tua situazione, l’importante e che tu smetta di mentire a te stesso e possa distinguere le dipendenze che hai, giacché non sono molte e sono interconnesse l’un l’altra, rafforzandosi e sostenendosi. La dipendenza ad una sostanza può essere associata ad una dipendenza da un certo stato d’animo o un’emozione, che a sua volta può essere associata ad una determinata idea che hai su te stesso, sulla tua vita o sui tuoi genitori. Questo è solo un esempio dei tanti. Capire qual è e riconoscere questa idea illumina la situazione, in modo da poter giungere alla radice del problema.

Da cosa sono dipendente?

ONESTÀ E TEMERARIETÀ PER ESPRIMERE L’INTENZIONE: Non importa quale sia la domanda che poni e nemmeno la risposta che avrai, l’importante è che tu ti connetta con la sincerità per poterti dire la verità. Qualunque fosse la tua vera intenzione nei confronti della dipendenza, andare a fondo della questione con franchezza è l’inizio di un processo di guarigione.

-Voglio guarire la mia dipendenza facendomi carico del problema che ho?

-Voglio che altri mi tolgano la MIA dipendenza?

-Voglio controllare o gestire la mia dipendenza affinché non mi faccia troppo danno?

-Voglio far credere di star cercando una soluzione, per dimostrare ai miei cari che sto tentando di cambiare facendo il possibile?

-Voglio confermare che niente mi può aiutare e che non c’è soluzione a ciò che mi succede?

-Quali benefici secondari mi apporta la dipendenza?

-Voglio cambiare la mia vita o mi conviene continuare come prima?

UNA PROPOSTA NATURALE E PROFESSIONALE

Ayahuasca International ha ideato questo Ritiro in modo naturale, visto l’enorme e crescente bisogno di migliaia di persone di superare le dipendenze. Per questo, con questo ritiro si offre la possibilità di individuare, comprendere e guarire la causa e l’origine che mantiene la dipendenza in forze, offrendo:

-Una profonda pulizia dell’organismo con piante selvatiche che lo liberano dalle tossine e lo preparano all’incontro di soluzioni reali.

-Uno spazio di non-giudizio all’interno di un contesto dove le persone possano aprirsi di cuore ed esprimere ciò che sta succedendo, manifestando apertamente il loro atteggiamento nei confronti della dipendenza.

-Sessioni di Ayahuasca, uno strumento potente di auto conoscimento e guarigione. È un rimedio proveniente dall’Amazzonia che ha proprietà curative e liberatrici e che sta sorprendendo il mondo per i risultati che si ottengono.

Consolidiamo così un approccio unico ed efficace per iniziare un processo di liberazione dalla schiavitù alle sostanze e il superamento dell’autodistruzione nella quale vive la persona.

MOMENTO CENTRALE DEL TRATTAMENTO: L’ASSUNZIONE DI AYAHUASCA.

Attraverso lo stato ampliato di coscienza che produce l’Ayahuasca (la bevanda ancestrale composta da due piante, utilizzata dagli sciamani dell’Amazzonia per espandere la propria coscienza e ottenere risposte trascendentali al mistero dell’esistenza) le persone possono arrivare ad avere una comprensione profonda della loro problematica di vita per guarirla. Il vomito e la diarrea che produce contribuiscono alla pulizia dell’organismo per sradicare le energie associate alle tossine fisiche.


“Le sostanze ti permettono di evadere dalla realtà, l’Ayahuasca invece è totalmente diversa, dato che ti porta all’incontro con la tua realtà più profonda, affinché tu possa vedere e comprendere l’impulso irrazionale di ripetizione cronica che domina la tua vita e scoprire che tu stesso puoi guarirti, attraverso questo stato ampliato di coscienza che produce questa pianta.”

Sergio Sanz (uno dei facilitatori del ritiro, psicologo e ex-tossicodipendente)


Importiamo l’Ayahuasca che usiamo dal Putumayo (Amazzonia Colombiana) cucinata da sciamani che conosciamo da molti anni, i quali rispettano la formula originaria usata da migliaia di anni.

FACILITATORI

Dirigeranno e accompagneranno questo processo facilitatori di comprovata esperienza, i quali sono stati formati dagli sciamani nella foresta e hanno affinato le loro conoscenze nella Scuola Europea Ayahuasquera di Madrid.

I facilitatori incaricati di questo ritiro sono passati loro stessi attraverso differenti dipendenze e le hanno potute superare dalla radice. Per tanto, conoscendo a fondo e di prima mano la problematica, supporteranno il processo dei partecipanti a partire dalla vittoria che loro stessi hanno conseguito. Vi sono riusciti trionfalmente e in poco tempo, grazie all’uso di Ayahuasca, alla riconnessione con la propria coscienza e al recupero del potere personale e del Maestro interiore. Proprio come voi, sono passati attraverso il nero inferno e la condanna impliciti nel vivere da dipendenti, sono passati per quei momenti oscuri e quei complessi stati d’incoscienza e di auto-inganno che molti voi staranno vivendo e vi supporteranno affinché ognuno di voi possa ugualmente respirare l’ossigeno puro di una nuova vita.


Non vedo la dipendenza soltanto come una malattia, ma come un bisogno. Le persone che soffrono cercano nella propria dipendenza qualcosa di cui hanno bisogno nelle loro vite, poiché mancano della capacità di accedere a ciò che ottengono drogandosi. Nel trattare una dipendenza come una malattia che non si può curare, ma solo mitigare, in realtà lasciamo da parte ciò che l’ha prodotta per concentrarci sui sintomi creati. Tuttavia, se la persona giunge a comprendere la necessità del suo drogarsi, potrà guarire questa dipendenza alla radice, smettendo di essere un malato cronico, giacché la vera malattia di un tossico è il non riuscire a capire l’origine de suo comportamento.”

Victor Jiménez (Direttore del Programma di Recupero per guarire le Dipendenze con l’Ayahuasca)


TARGET DI RIFERIMENTO E TIPO DI PARTECIPANTI

Questo ritiro è stato concepito per qualsiasi persona che si sia stancata di consumare un qualsiasi tipo di sostanza, o di essere intrappolato in un atteggiamento di dipendenza.

SUPPORTO POST-RITIRO E TRATTAMENTO ESTESO IN FORESTA

Questo ritiro è solo il punto di partenza di un processo di guarigione nel quale ogni partecipante sa da sé e valuta, alla fine del ritiro, se questo gli è stato davvero utile e se ha prodotto un cambiamento trascendente e reale del problema. In questo caso, se il risultato è positivo – come di solito è – forniamo consulenza al partecipante affinché possa continuare il suo processo, qualora ne avesse bisogno, nei tre mesi successivi, continuando di fatto l’accompagnamento, grazie anche all’uso di mini-dosi di Ayahuasca, partecipazioni ad altri ritiri, consulenza via email oppure, come continuazione del processo, esiste la possibilità di andare nella foresta amazzonica per 11 giorni, al fine di ultimare questo processo in maniera più intensiva, fuori dal usuale contesto. Tutto ciò è in base al partecipante e a come egli veda che stia funzionando o meno.

Abbiamo un hotel dove portiamo le persone per soggiorni di breve, media o lunga durata, per superare le dipendenze all’interno di un contesto naturale e selvatico, ma con tutte le comodità necessarie per il trattamento. In più, contiamo di un team di professionisti che lavorano per accompagnare ogni persona passo-passo nel suo processo di liberazione.

TESTIMONIANZA

Abbiamo molte testimonianze di persone che hanno superato la dipendenza con il nostro metodo, questa è una di quelle:

https://albertojosevarela.com/it/lesperienza-di-superare-una-dipendenza-testimonianza-chiarificante-e-promettente-di-cio-che-si-puo-raggiungere-con-layahuasca/

Il prima e il dopo di Pablo e David nel Ritiro delle dipendenze:

PROGRAMMA DEL RITIRO

 PRIMO GIORNO: Vuoi liberarti?

 12:00 PURGA DELLE TOSSINE FISICHE

Il ritiro comincia alle 12:00 e per prima cosa si farà una disintossicazione con diverse piante amazzoniche. Si utilizzano piante portate dall’Amazzonia colombiana usate come impartito dagli sciamani che collaborano con noi. A parte la pulizia delle tossine e dell’apparato digestivo e degli organi che producono, queste piante servono anche per preparare l’organismo a un’esperienza con Ayahuasca più profonda.

18:00 INIZIAZIONE: ALLA VERA REALTÀ DEI PARTECIPANTI

Siamo coscienti che le persone che partecipano ai nostri ritiri lo fanno per diversi motivi e con differenti scopi, è importante perciò che ogni partecipante prenda coscienza del punto in cui si trova e della natura della sua vera intenzione affinché possa cominciare il suo processo da lì.

La dipendenza come ricerca interiore di qualcosa di più profondo, di un senso esistenziale, liberazione del marchio del drogato e inizio di liberazione e recupero del potere personale “Cosa sto cercando veramente con la mia dipendenza?”

22:30 SESSIONE DI CONTATTO CON L’AYAHUASCA

Preparazione e prima sessione di Ayahuasca

SECONDO GIORNO: Sei pronto a de-programmarti?

9:30-13:30 COMPRENSIONE DELLA STRETTA RELAZIONE TRA LE CIRCOSTANZE DI OGNI PERSONA E LA SPECIALE CONFIGURAZIONE DELLA LORO DIPENDENZA

L’importanza della storia personale e delle esperienze che ha avuto ogni persona, dalle quali si trae una conclusione su se stessi, specialmente nell’infanzia dove abbiamo accumulato varie ferite primordiali dalle quali stabiliamo la percezione che abbiamo di noi. Queste sono l’umiliazione, il tradimento, il rifiuto, il giudizio, l’abbandono, l’abuso… molte volte non importa tanto cosa sia successo, ma come la persona l’ha vissuto, sentito e sperimentato giacché a partire da queste esperienze si traggono le conclusioni con le quali ci si identifica. Il processo di guarigione passa per la disidentificazione da questo falso “io” al fine di far emergere naturalmente la vera natura del proprio Sé. Con De-programmazione intendiamo la liberazione dai condizionamenti che la società installa nelle persone, un processo nel quale i genitori hanno ruolo centrale.

18:30-21:30 RICERCA INDIVIDUALE DELL’ORIGINE DELLA DIPENDENZA E GUARIGIONE DEL PASSATO NEL PRESENTE

L’unica trasformazione possibile è qui e ora, mai nel futuro. È nel presente dove abbiamo il potere di cambiare, mentre la durata del processo di guarigione è relativa: dipende totalmente dalla persona, dalla sua disposizione interna che mette in gioco per il cambiamento e dalla sua apertura nel profondo.

22:30 SESSIONE DI AYAHUASCA NOTTURNA

TERZO GIORNO: Sono disposto ad assumere il controllo della mia vita?

 9:30-13:30 APPROFONDIMENTO DELL’ORIGINE DELLA DIPENDENZA

In qualche modo la dipendenza è un meccanismo di difesa o di disconnessione da un dolore profondo originato nell’infanzia, il quale comporta la creazione di un personaggio elaborato dalla persona, per non essere stata accettata nella sua forma originale.

18:30-21:30 INTEGRAZIONE E RECUPERO DEL POTERE PERSONALE

Dopo la comprensione arriva il momento di decidere perché è necessario apportare un cambiamento, quindi eseguirlo, materializzare nella vita quotidiana le decisioni che sorgono dalla comprensione, altrimenti questa resta come una nube, uno stato “gonfiato” di coscienza che si sgonfia il giorno dopo, invece che una vera espansione di coscienza e una conquista interiore.

ASSIMILAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ DI OGNI PERSONA NELLA CREAZIONE DELLA PROPRIA SOFFERENZA

Prendere coscienza che ognuno è creatore e responsabile assoluto della propria realtà di vita è il passo definitivo per la vera presa di potere.

22:30 SESSIONE DI AYAHUASCA NOTTURNA

QUARTO GIORNO: Voglio davvero cambiare?

 9:30-13:30 APPROFONDIMENTO DEL MANTENIMENTO DELLA DIPENDENZA

La dipendenza è una scelta di vita: approfondimento della capacità di prendere decisioni coscienti ed incoscienti e la differenza tra le due.

17:30-18:30 FUNZIONALITÀ E BENEFICI SECONDARI DELLA DIPENDENZA

Mantenere una condotta da dipendente comporta alcuni benefici secondari, una lunga lista che tiene la persona in una “zona comfort” illusoria, dove vivere secondo il conosciuto, per paura dell’ignoto. Denunciare questi benefici è un compito che la persona può attuare attraverso la presa di coscienza, liberandosene, cosa che in un primo momento può essere difficile da riconoscere e può generare vergogna verso se stessi, ma è un punto chiave del processo.

18:30-19:30 LE CONSEGUENZE DELLA PERDITA DELLA DIPENDENZA

Una volta che uno si lascia indietro le vecchie abitudini e routine ordinarie, si abbandona all’ignoto. Questa fase di convivenza con la confusione, generata dal liberarsi da ciò che si era stabilito come vero, può creare disagio e disorientamento in un primo momento, ma in realtà si tratta del preludio ad una nuova vita, la notte è sempre più scura prima dell’alba.

20:00-22:00 L’IMPULSO DI MORTE E DI AUTODISTRUZIONE

Discorso del fondatore e direttore di Ayahuasca International sulla pulsione della morte, una deviazione naturale dell’istinto di sopravvivenza presente in tutti gli esseri umani, che quando diventa nevrotica può portare al suicidio, totale o dilazionato nel tempo. La dipendenza come suicidio omeopatico.

22:30 SESSIONE DI AYAHUASCA NOTTURNA

QUINTO GIORNO: come creare e passare ad un nuovo modello di vita?

9:30-11:30 CONSOLIDAMENTO DEL CAMBIAMENTO, ASSIMILAZIONE DELLA NUOVA PERCEZIONE E DEL RITROVAMENTO DI SE STESSI

Riscoperta dell’essenza e innocenza originaria, che ricollega con il vero compito dell’anima della persona, ciò che è venuto a fare in questa vita, il suo tesoro più profondo che contiene la fragranza della sua essenza e conduce al suo apogeo nella fioritura.

11:30-13:30 ELIMINAZIONE DELLA COLPA, PAURA E MARCHIO DI TOSSICODIPENDENTE

La colpa e la paura sono due delle colonne portanti del condizionamento, sono due illusioni radicate profondamente in ogni persona, che le configura a proprio modo e che originano da una percezione errata della realtà. La dipendenza nella maggior parte dei casi comporta anche un’etichetta, un marchio sociale che condanna l’individuo a malato incurabile.

13:30-14:30 VERSO UNA NUOVA ALBA, VIVERE IN UN’OASI DI PACE INTERIORE E LIBERTÀ.

Il livello di efficacia dei ritiri dipende dalla disposizione d’animo del partecipante e quanto egli sia disposto a mettersi in gioco. Ciononostante possiamo garantire che una persona che si immerga totalmente nella proposta di lavoro che offriamo, veda con chiarezza che è ora di operare alcuni cambiamenti e, di conseguenza, dia priorità a questo processo, passerà una profonda trasformazione senza precedenti nella sua vita.

PER FAVORE, OSSERVA, QUAL È LA TUA DIPENDENZA? VUOI COMPRENDERLA?

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C’È UNA PORTA APERTA PER USCIRE DALLA DIPENDENZA, CONNESSA CON LA LUCE INTERIORE CHE TUTTI ABBIAMO

 

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Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

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