TESTIMONIANZA DI UN PARTECIPANTE MOLTO ASSENNATO: Alberto Varela dirige un autentico manicomio postmoderno.

UNA SETTA O UN FORMULA CHE FUNZIONA E CHE DÀ RISULTATI EVIDENTI?

Apparentemente tutto sembra indicare che si tratti di una setta.

Alberto José Varela, un leader carismatico, per certi versi messianico, ex detenuto, con tre mogli a carico (l’ultima di molto più giovane di lui) e una sfilza di sei figli, uno chalet perso tra le montagne, una cantina oscura con un altare e una simbologia di stampo massonico, un mucchio di discepoli disciplinati, un corpus ideologico comune, pratiche economiche poco trasparenti e cerimonie di purgamento e guarigione che trasformano l’ambiente in un autentico manicomio postmoderno.

Ayahuasca International è in conflitto con gli sciamani della selva per aver usurpato loro la medicina benedetta; ma anche con psichiatri e psicologi accademici che vedono nei processi terapeutici proposti un hobby amatoriale pericoloso. Un’organizzazione giovane e inesperta a cui tocca fare i conti con una crescita che, a momenti, la supera.

Organizzano viaggi e conferenze a tema, ma il loro prodotto di punta sono i ritiri del fine settimana. La loro cosiddetta formula magica è fatta i tre grandi componenti: una sessione di gruppo con Ayahuasca (la pianta sacra dell’Amazzonia) in cerimonie notturne seriali (rigorosamente ad occhi chiusi e con musica spagnola in accompagnamento) un processo terapeutico parallelo durante il giorno, con discorsi ispiranti e pratiche di psicologia sistemica (con una forte componente di padre e madre, e una certa affinità con la gestalt e le costellazioni familiari) ed il piatto forte: la sessione di Bufo Alvarius dopo mangiato (il veleno di un rospo del deserto di Sonora)

Fin qui elementi esoterici che non si discostano troppo dalle caratteristiche di una qualunque setta. Sostanze e parole per calmare l’anima.

Niente di speciale, eccetto una piccola grande differenza: è una formula che funziona, che dà risultati evidenti, che rimuove la miseria della parte più profonda di una persona. Ayahuasca International trasforma veramente la psiche delle persone. Un piccolo dettaglio che fa della sua causa una delle più grandi scoperte dell’umanità e ci avvicina alla comprensione della coscienza umana.

È una droga o una medicina? Una festa o una terapia? Varela dice che l’Ayahuasca ti connette con la tua coscienza, mentre il Bufo Alvarius è la propria coscienza. Questa esperienza non serve a rispondere alle tre grandi domande del genere umano: da dove veniamo? Chi siamo? E dove andiamo? ma ci avvicina un pochino di più. Si tratta di un’esperienza di trasformazione terapeutica di intensità sconosciuta, ogni persona la vive in maniera diversa, ma ciò che si rimuove all’interno di ognuno è profondo e commovente. Tutti quelli che passano per la sua triplice formula, si purgano e guariscono, a volte purgano più che guarire, a volte si purgano e basta. Ma ciò che cura questa sedicente medicina, gli psicologi esperti non lo ottengono con anni e anni di terapie, né gli psichiatri in secoli di medicine provate scientificamente.

Il Bufo Alvarius guarisce dipendenze e traumi profondi, ti mette in una cassa da morto, ti connette con le tue miserie, ti apre alla verità della tua coscienza, ti lascia libero innanzi a te stesso e i avvicina ad una specie di organismo cosmico. L’Ayahuasca approfondisce nelle radici del tuo inconscio, vomiti letteralmente le tue miserie, ti connetti con le tue virtù e affronti senza paura l’insopportabile leggerezza dell’essere.

Inoltre, l’estetica di questo manicomio moderno diventa di una bellezza insopportabile e inesprimibile, con un insieme di corpi che danzano e vomitano come autentici nuotatori notturni, un manicomio di pazzi che si divertono al suono di una musica deliziosa di ninfe ed echi di montagne lontane? Sono essi i disturbati o sono i più assennati? Una delizia per i sensi e un’immagine confortante per l’assurdità della vita.

Nel mio caso ho vomitato una tristezza di bimbo vicina alla morte, alcuni ricordi marcati a sangue nel mio cuore. Durante la notte mi sono ritrovato con sentimenti perduti per mia madre e mia sorella, e infine l’abbraccio con mio padre, fondendomi con quel bambino piccolo sequestrato dalle mie protezioni e difese. È stato un processo tremendamente doloroso e confortante al tempo stesso, un itinerario della mia psiche tra le ferite del mio inconscio.

So che molti non saranno capaci di affrontare questa pratica a causa dei propri pregiudizi e avversioni verso questo tipo di sette e sostanze, he penseranno che io sia un altro drogato, che pensano di non aver bisogno di sperimentare queste cose dannose per il corpo. È rispettabile e non ho nulla da obiettare. Semplicemente uno può affermare tranquillamente, dopo essere stato presente a uno di questi ritiri, che la vita cambia colore e riacquista un nuovo senso.

Grazie mille Ayahuasca International.

Xavi, un nuovo nuotatore notturno.


Ciao Xavi,

Io devo ringraziarti…non sai quante risate mi sono fatto leggendo il tuo racconto, non potrebbe essere più irreale e reale allo stesso tempo. Nessuno prima aveva captato così profondamente ciò che siamo e facciamo. Hai carpito l’essenza e questo è ciò che vale. Ti sei solo sbagliato per alcuni dati, ho vissuto con 7 donne e ho figli con 4 di loro. E una piccola correzione: non abbiamo usurpato l’Ayahuasca a nessuno, sono gli sciamani a procurarcela. Infine: io affermo che con l’Ayahuasca uno prende coscienza, ma con il Bufo si torna alla coscienza. Il Bufo non è la coscienza.

Alberto José Varela

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Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

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