Home L’AYAHUASCA È UN TRAMPOLINO; LA COSCIENZA È L’OCEANO. Non confondiamo il mezzo con il fine. L’AYAHUASCA È UN TRAMPOLINO; LA COSCIENZA È L’OCEANO. Non confondiamo il mezzo con il fine.

L’AYAHUASCA È UN TRAMPOLINO; LA COSCIENZA È L’OCEANO. Non confondiamo il mezzo con il fine.

UNO DEI SEGRETI DELLA PROPOSTA DELLA SCUOLA COSCIENTE

Costruiamo insieme un giardino meraviglioso, con cuore aperto e coscienza espansa.

Se il fine ultimo è essere coscienti, o quanto meno essere più coscienti di quello che siamo, sarà la coscienza ciò a cui aspiriamo. E se per poterci immergere in profondità abbiamo bisogno di uno strumento che possa aiutarci, ben venga, ma una volta utilizzato possiamo liberarcene per rimanere nella coscienza.

Utilizzare la medicina sciamanica AYAHUASCA, come trampolino verso l’oceano della coscienza, è uno dei mezzi più rapidi ed efficaci. E una volta immersi nelle profondità della coscienza, potersi muovere liberamente come pesci nell’acqua per scoprire ogni angolo della nostra interiorità e dell’universo…

Il luogo dove stiamo sviluppando questa capacità è la Scuola di Coscienza, anche se non dovremmo chiamarla così giacché non esiste un insegnamento diretto per l’uso della coscienza, convertiremmo la coscienza in una tecnica o uno strumento, e questo equivarrebbe ad annullarla completamente. La chiamiamo invece SCUOLA COSCIENTE visto che in questa non insegniamo ad essere coscienti, ma a utilizzare gli strumenti per creare situazioni nelle quali diventiamo automaticamente più coscienti.

La COSCIENZA è l’essenza stessa del tutto e di noi stessi. Possiamo proporre di imparare ad usare un trampolino per lanciarci nell’essenza; possiamo proporre la preparazione del corpo e dell’anima al fine di poterci destreggiare in profondità finora sconosciute. Per questo utilizziamo strumenti potenti e tecniche molto efficaci, che unite in un punto centrale hanno dato luogo alla creazione di un vero e proprio metodo.

Abbiamo scoperto che questo apprendimento profondo si ottiene in maniera più veloce ed efficace combinando la sessione di Ayahuasca con un lavoro psicoterapeutico e l’uso di molteplici tecniche di autoconoscenza e risveglio della coscienza. L’effetto dell’Ayahuasca si potenzia e si fa più profondo e diretto, quando viene accompagnato da un contesto di comprensione e integrazione del processo che scatena.

Il segreto è “Smettere di prendere Ayahuasca per espandere la coscienza e utilizzare la stessa in maniera autonoma e naturale, al punto che diventi una strada dalla quale non vorremo mai più allontanarci”.

La Scuola è una di queste strade, per usare la coscienza nella vita come una guida, ma anche per giungere ad essere coscienti per mezzo della vita stessa. Quando la coscienza smette di essere uno strumento o una guida stradale della vita e si trasforma ne “La Strada”, allora la vita comincia a fiorire spontaneamente per mezzo di ciò che pensiamo, sentiamo, esprimiamo e condividiamo. Quando giungeremo alla morte potremo quindi lasciarci la vita alle spalle con gratitudine: è stato l’ingresso principale, la preparazione, il trampolino verso l’eternità.

La coscienza fiorisce nell’amore, nella compassione, nella libertà, nell’innocenza, nella felicità… per questo il fiorire è così bello. Quando questo succede in un gruppo di esseri umani, si genera un giardino pieno di grazia ed incanto. Questo è uno dei motivi per cui, quando giungiamo alla strada della coscienza, non potremo più allontanarcene.

Sembra una contraddizione che la Scuola Ayahuasquera (che suppone lo studio dell’uso dell’Ayahuasca) sia proprio la stessa che propone di smettere di usare l’Ayahuasca, per essere rimpiazzata proprio dall’uso della coscienza. Questa premessa ha origine nel fatto che quando la coscienza si espande e si integra ogni esperienza, nel contesto della vita e della storia personale del partecipante, questo diventa un essere libero e indipendente grazie alla comprensione dei problemi che gli tocca attraversare.

Usare in modo psicoterapeutico l’Ayahuasca in funzione dell’EVOLUZIONE INTERIORE del partecipante è un lavoro che presuppone un processo di ricerca profonda di sé, fino a che l’individuo può recuperare il potere della propria vita, passare oltre i limiti che lo opprimevano e disattivare i blocchi che lo paralizzavano o impedivano il suo sviluppo.

La COMPRENSIONE di sé, della vita, dell’esistenza e di tutto ciò che ci succede è l’epicentro del lavoro che proponiamo come obiettivo. La comprensione è la porta d’ingresso per l’universo della coscienza: quando si attraversa, gli strumenti che ci hanno portato fino a qui possono sparire. Molte persone giungono a questa comprensione attraverso diverse tecniche, come ad esempio la meditazione o lo yoga, ma per un’alta percentuale di persone è complicato, lento e perfino duro arrivarci attraverso questi mezzi, per questo hanno bisogno di strumenti o metodi più efficaci, più veloci e più potenti. La coscienza è uno strumento che può convertirsi in un cammino, fino a diventare un stile di vita, ma non tutte le tecniche hanno il potere di portarci a questa comprensione.

Per poter smettere di prendere Ayahuasca nel momento in cui la comprensione giunge, c’è bisogno di assumerla essendo coscienti che si tratta di uno strumento, una tecnica, un metodo… che agisce come agente risvegliante e attivatore della coscienza affinché si espanda da sé. L’Ayahuasca non è il fine in sé, altrimenti finiremo per venerare il trampolino e dimenticarci dell’oceano e di ciò che ci spinge a tuffarci in esso.

Nella SCUOLA EUROPEA AYAHUASQUERA utilizziamo l’Ayahuasca come medicina spirituale per risvegliare la coscienza e non come sacramento religioso né come perno centrale di studio o ricerca. Una volta che l’alunno riesce a stabilizzare l’uso della sua coscienza nella sua vita quotidiana, può abbandonare completamente l’Ayahuasca. Questo è qualcosa che riscontriamo nei partecipanti stessii, i quali di volta in volta hanno bisogno di assumere sempre meno Ayahuasca, finanche, per molti, smettere di assumerla per accedere a stati non ordinari di coscienza.

Il motivo principale per cui è possibile realizzare questo lavoro è che l’Ayahuasca aiuta la libertà e il distacco. NON CREA DIPENDENZA, ma ispira ad abbandonare tutte le dipendenze, compresa quella che potrebbe originare da essa. Tutte le dipendenze che si manifestano con l’Ayahuasca non sono chimiche ma psico-emotive, per questo il lavoro psicoterapeutico è fondamentale, quando giunge il momento di guidare il partecipante verso l’abbandono dell’Ayahuasca. Un esempio del lavoro incentrato sulle dipendenze ci arriva da un gruppo di alunni della scuola, che hanno creato un Ritiro con Ayahuasca e psicoterapia per il recupero dalle dipendenze, basato su ciò che hanno vissuto sulla loro pelle. Gli hanno quindi dato una forma e ne hanno verificato l’efficacia su molte persone con diversi tipi di dipendenza.

Siamo esattamente in questo processo di presa di coscienza, espansione e comprensione della stessa…al fine di poter giungere ad essere coscienti della coscienza, per conto nostro. È puntare in alto, non sappiamo se arriveremo né quando, ma ci siamo dentro, conquistando angolo dopo angolo del nostro oceano interiore.

SIAMO, VENIAMO, VIVIAMO E ANDIAMO VERSO LA COSCIENZA. Renderci conto di questo è l’obiettivo massimo che proponiamo in questa Scuola e nella vita in generale. Man mano che questo si compie, la vita si converte in terra fertile, nella quale i semi di ciò che siamo possono sbocciare.

Ogni essere umano ha la possibilità di essere parte di un meraviglioso giardino.

Alberto José Varela

 

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Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

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