IL REPORT SCIENTIFICO
«L’Ayahuasca potrebbe condurre ad un nuovo approccio nel trattamento delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson»
Un tè allucinogeno dell’Amazzonia stimola le cellule cerebrali e potrebbe diventare un “trattamento” per l’Alzheimer.
Gli scienziati hanno scoperto che una sostanza allucinogena dell’Amazzonia stimola la crescita di nuove cellule del cervello e potrebbe condurre ad un trattamento per le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Di OLIVIA LERCHE della testata “Express”
Il tè chiamato Ayahuasca viene anche utilizzato come rimedio spirituale nelle cerimonie tradizionali in Perù, America de Sud.
L’ospedale Sant Pau di Barcellona, in collaborazione con la Fondazione Beckley ed il Consiglio Nazionale di Ricerca di Madrid, ha pubblicato i risultati di uno studio che tratta il potenziale dell’Ayahuasca al fine di promuovere la neuro-genesi – ossia la nascita di nuove cellule cerebrali.
I ricercatori pensano che questi risultati possano aprire una nuova via di ricerca verso lo sviluppo di farmaci atti a trattare malattie come l’Alzheimer, il Parkinson e le dipendenze.
Il Dr. Jordi Riba, a capo del team, ha presentato dati preliminari durante la Conferenza Interdisciplinare sulla Ricerca dei Psichedelici, ad Amsterdam, il fine settimana.
I risultati mostrano due composti – Harmina e Tetrahidro – che si trovano nella bevanda allucinogena e che stimolano con potenza la trasformazione delle cellule madre in neuroni nuovi.
Amanda Feilding, direttrice della Fondazione Beckley, ha detto: “I dati di questa collaborazione Sant Pau/Beckley, mostrando la stimolazione alla crescita di nuovi neuroni, sono molto interessanti e suggeriscono che l’Ayahuasca potrebbe condurre ad un nuovo approccio nel trattamento delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer ed il Parkinson, tra le altre”.
Per anni gli esperti hanno creduto che non fosse possibile per il cervello produrre nuove cellule neurali in età adulta.
Negli anni ’90 la ricerca ha dimostrato invece che le cellule neurali si possono generare anche in età adulta, in due regioni del cervello: nell’area attorno ai ventricoli e nell’ippocampo.
L’ippocampo, che si ritiene essere il centro dell’emozione e del sistema nervoso autonomo, esercita una funzione chiave sulla memoria.
La sua funzione renale diminuisce con l’età e con i disturbi neurologici.
In condizioni normali, il tasso di nascita di nuovi neuroni è molto basso e non può tener testa al tasso di morte delle stesse che si produce con malattie come l’Alzheimer.
Nello studio, si sono isolate cellule madre neurali dell’ippocampo di topi adulti.
Le cellule madre, coltivate in laboratorio, sono state addizionate delle sostanze che sono presenti nell’Ayahuasca e comparate con una soluzione salina per il controllo placebo.
Gli scienziati hanno descritto i risultati come “impressionanti”, giacché l’Ayahuasca stimola la trasformazione delle cellule madre in nuovi neuroni.
Il Dr. Riba conduce studi sull’Ayahuasca da più di vent’anni.
L’Ayahuasca è una bevanda allucinogena potente che viene usata dagli sciamani dell’Amazzonia da secoli, a fini medici e spirituali.
Ottenuto a partire da una miscela di piante della foresta, la sua popolarità in tutto il mondo è in forte aumento, specialmente negli ultimi anni, come ausilio all’esplorazione spirituale, la psicoterapia e la guarigione.