Home LETTERA APERTA ALLA COMUNITÀ AYAHUASQUERA INTERNAZIONALE E AL SIGNOR ALBERTO JOSE VARELA. Quanto c’è di vero in ciò che si dice? LETTERA APERTA ALLA COMUNITÀ AYAHUASQUERA INTERNAZIONALE E AL SIGNOR ALBERTO JOSE VARELA. Quanto c’è di vero in ciò che si dice?

LETTERA APERTA ALLA COMUNITÀ AYAHUASQUERA INTERNAZIONALE E AL SIGNOR ALBERTO JOSE VARELA. Quanto c’è di vero in ciò che si dice?

AUTORE: Fernando López Espallardo (Madrid, Spagna)

Con facoltà di intendere e di volere, incoraggio le sia la comunità Ayahuasquera che il signor Varela ad esplorare la via del dialogo, un percorso che ha sempre dato buoni frutti all’umanità.

Ho letto con attenzione la lettera pubblicata dal signor Varela diretta alla comunità Ayahuasquera. Ho letto anche il manifesto dei 100, ed il titolo di Persona Non Gradita assegnato al signor Varela da parte delle autorità de Putumayo. L’astiosità di quello scritto mi ha fatto dubitare di partecipare agli eventi di Inner Mastery per ricercare il mio equilibrio interiore, tuttavia alla fine mi sono deciso ad andarci.

Riguardo al signor Varela, devo dire che condivido in larga misura il tipo di approccio con l’Ayahuasca di cui la sua impresa fa uso, la mia esperienza con loro mi porta a dire ciò. Quattro mesi fa ero soggetto ad una forte depressione, che aveva origine molto indietro nel tempo, e l’esperienza con questa organizzazione mi ha cambiato la vita. Così complesso, così facile.

L’Ayahuasca è una medicina con un potenziale enorme, possiede un potere di trasformazione davvero profondo per la psiche dell’individuo. Ha inoltre una straordinaria saggezza nell’infiltrarsi nella tua mente e mostrarti ciò che davvero hai bisogno di vedere. Viene chiamata anche “la nonnina” e così si comporta con le visioni e le emozioni, ha la dolcezza e l’amore profondo propri di una nonna, ma anche la fermezza del nonno, poiché ti mette di fronte alle tue paure più profonde.

Per me è una pianta maestra, perfino sacra, una medicina dell’anima, una pianta che dovrebbe essere Patrimonio dell’Umanità e come tale essere protetta da tutti con gran rispetto e gratitudine.

Voglio inoltre manifestare che comprendo perfettamente la comunità Ayahuasquera. Comprendo la sua paura, la sua diffidenza, di fronte al fatto che l’Ayahuasca esca dal proprio contesto amazzonico, e che il mondo possa farne un uso irrispettoso ed irresponsabile. Nessuno conosce per certo l’origine dell’Ayahuasca, vi sono soltanto diversi miti e leggende. La realtà è che per millenni, tale comunità è stata una saggia e rispettosa guardiana della conoscenza di questa combinazione di piante. L’Ayahuasca ha perfino un carattere sacro per molte persone appartenenti a queste comunità.

Credo che mai l’umanità potrà essere sufficientemente grata alle generazioni che fino al XXI secolo hanno saputo conservare la saggezza e la speranza nel rimedio Ayahuasca.

Secondo la mia umile opinione, è un errore decontestualizzare l’origine della pianta. L’Ayahuasca deve continuare a crescere nella foresta e la sua l’essenza resterà nelle proprie origini, questo non dovremmo dimenticarlo mai l’Ayahuasca è un rimedio nato nella foresta, un potentissimo rimedio psico-spirituale, figlio della foresta amazzonica. Tutti dovrebbero riconoscerne con orgoglio e rispetto le origini e la simbologia, oltre che il potenziale di guarigione.

Il più grande insegnamento che ho ricevuto dall’esperienza con l’Ayahuasca è stato il sentire col cuore, e con ciò considero che dovremmo riconoscere e rispettare coloro che per millenni ne sono stati i guardiani. Gli sciamani conservano un gran bagaglio di conoscenza, centinaia di generazioni che hanno assunto Ayahuasca mantenendo vivo il mondo dello sciamanesimo e la sua incredibile conoscenza del mondo spirituale e della sua guarigione. In un modo o nell’altro, l’Ayahuasca e lo sciamanesimo resteranno sempre uniti. A prescindere da ciò che si faccia, questo legame resterà vivo negli adornamenti di chi facilita le tome, nelle lunghe notti di tamburi, negli strumenti esotici eppure efficaci, in qualsiasi liturgia di meritato rispetto verso la pianta, o nella necessaria pulizia delle energie dei partecipanti durante la toma.

D’altro canto, la mia esperienza con Inner Mastery mi mostra un’altra via nell’uso dell’Ayahuasca in questo XXI secolo. Si offre un metodo rivoluzionario che combina l’enorme potenziale terapeutico dell’Ayahuasca con i diversi approcci psicologici occidentali e le dinamiche di gruppo, in conclusione, un metodo di grande efficienza, incentrato sulla guarigione delle persone.

Come ben dice Alberto José Varela, in questo processo l’Ayahuasca è solo uno strumento, un rimedio che viene trattato sempre con enorme rispetto, ma è solo un elemento in più, sebbene fondamentale, all’interno di un insieme di tecniche e dinamiche.

Nella mia piccola esperienza di tre ritiri, conoscendo in prima persona i processi di una sessantina di persone, penso che il successo terapeutico di Inner Mastery sia propria nell’insieme delle esperienze: l’assunzione di Ayahuasca, l’integrazione dell’esperienza con tecniche terapeutiche occidentali, e nelle dinamiche di gruppo. Tali dinamiche creano un profondo processo emozionale, quando mostri le tue paure più profonde al gruppo ed il gruppo ti mostra le sue, sono uno strumento efficace di guarigione collettiva.

Un altro elemento fondamentale sono le persone che integrano in Inner Mastery. La mia esperienza a Madrid mi ha mostrato che si tratta di gente che lavora con cuore, il che permette di creare un ambiente onesto, intimo e sicuro, senti di stare con persone ti accompagnano e ti sostengono nel tuo viaggio interiore. Ne approfitto per ringraziare pubblicamente tutto lo staff di Inner Mastery di Madrid, per l’enorme ed impeccabile lavoro che sta realizzando.

Sono una persona che crede fermamente nei benefici del dialogo tra collettività e persone di cuore sincero, individui coscienti dell’enorme trascendenza e beneficio locale e globale che tale dialogo può dare. Con facoltà di intendere e di volere, incoraggio le sia la comunità Ayahuasquera che il signor Varela ad esplorare la via del dialogo, un percorso che ha sempre dato buoni frutti all’umanità.

Con il più grande rispetto e gratitudine per tutti,

 

Fernando López Espallardo

 

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Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

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