UNA BEVANDA PSICHEDELICA O UNA MEDICINA NATURALE ESTREMAMENTE POTENTE?
Secondo Dennis McKenna, docente del Centro di Spiritualità dell’Università del Minnesota (a nord degli Stati Uniti) «ogni notte vengono realizzate circa un centinaio di cerimonie a New York e questo vale sicuramente anche per Los Angeles e San Francisco»
Con questa pianta sacra dell’Amazzonia si prepara una bevanda allucinogena, che è oggetto di studi psichiatrici come potenziale cura per le dipendenze, la depressione e le sindromi postraumatiche.
Dominique era una “cocainomane incallita” e fumava due pacchetti di sigarette al giorno quando ha scoperto l’Ayahuasca, una pozione allucinogena dell’Amazzonia: “Ho smesso da un giorno all’altro senza sforzo”.
Questa franco-statunitense di Los Angeles è una delle migliaia di adepti di questa bevanda psichedelica che sta facendo furore negli Stati Uniti e che è oggetto di interesse per i ricercatori psichiatrici come potenziale cura delle dipendenze, della depressione e delle sindromi postraumatiche.
Classificata come droga dalle autorità sanitarie statunitensi, l’Ayahuasca non è priva di rischi, specialmente quando consumata in clandestinità, il che apre le porte agli scostamenti.
Questo decotto preparato con la liana Banisteriopsis Caapi e le foglie di Chakruna, preparata e ingerita secondo rituali sciamanici, gode da una decina d’anni di una certa popolarità, in aumento costante, specialmente nella Silicon Valley e a Hollywood (California), dove diverse Star, tra cui Sting, Lindsey Lohan, Paul Simon e Tori Amos ne hanno fatto uso e raccontato la loro esperienza.
“Si crede erroneamente che siano degli hippy con piume tra i capelli quelli che l’assumono, ma vi sono stilisti di moda, attori, designer, impresari, avvocati tra loro…” afferma Jeff, un organizzatore di cerimonie. Il suo nome e quello dei suoi consumatori è stato cambiato per mantenere l’anonimato.
“In un epoca di consumismo e intrattenimento, la gente ricerca esperienze spirituali forti” sottolinea Jeff.
Centinaia di cerimonie a notte a New York
Secondo Dennis McKenna, docente del Centro di Spiritualità dell’Università del Minnesota (a nord degli Stati Uniti) “ogni notte vengono realizzate circa un centinaio di cerimonie a New York e questo vale sicuramente anche per Los Angeles e San Francisco”.
Ma è difficile dirlo con precisione dato il carattere illecito della sostanza, che contiene DMT (Dimetiltriptamina) un potente psicotropo.
I critici si burlano di questa mania per l’Ayahuasca che vedono semplicemente come una moda per “volare”.
Gli adepti dicono invece che la assumono con precauzione, ad intervalli di mesi. Prima di partecipare a una cerimonia, che spesso si tiene all’aria aperta e accompagnata da meditazioni e canti tradizionali, devono seguire una dieta restrittiva.
Rondini viola
L’assunzione di Ayahuasca produce allucinazioni euforiche: “Ha avuto la sensazione di uscire dal mio corpo” riporta Dominique. “Ho visto rondini rosa e viola, forme geometriche verdi” racconta Leonard, un altro entusiasta di questa droga.
Altre visioni sono più oscure, accompagnate generalmente da vomito. È quella che viene definita la purga. “Nella foresta è considerata una purificazione” afferma Jeff.
C’è chi dice di aver subito trasformazioni radicali. “Ho smesso di fumare, ho cominciato a meditare, a riconnettermi con la natura, mi sono riconciliato con i miei famigliari” dice Leonard.
Gli effetti curativi potenziali dell’Ayahuasca interessano sempre più ricercatori.
È il caso di Jessica Nielson, del Centro Lesioni Cerebrali dell’Università di California a San Francisco (UCSF), che cominciò a studiare questa droga di ritorno da un viaggio in Perù, durante il quale vide due persone affette da sindrome postraumatica guarire totalmente a seguito di un assunzione.
Nielson sta provando ad ottenere il permesso dalle autorità statunitensi, la FDA, per effettuare delle prove cliniche, ma al momento la via si preannuncia difficile, data la natura “dura” della droga, nonostante psicotropi come l’MDMA o l’LSD siano invece impiegati in psichiatria.
Charles Grob, docente del Dipartimento di Psichiatria del centro medico Harbour-UCLA di Los Angeles, considera che “vale la pena studiare questa pista. La medicina occidentale fa fatica a trattare le dipendenze da alcol e droga” afferma lo scienziato, che ha partecipato ad un indagine sull’Ayahuasca 20 anni fa.
Potenzialmente pericolosa
Se negli Stati uniti le indagini si vedono frenate per questioni burocratiche, in altre parti del mondo si moltiplicano, come in Brasile, dove l’Ayahuasca è legale – come in Messico, Perù e Colombia – e in Spagna, dove esiste un gap giuridico.
Grob cita “uno speciale studio pilota condotto in Brasile, sulle persone che soffrono di depressione cronica e che non reagivano bene agli antidepressivi. I risultati preliminari sono positivi.”
L’ayahuasca può tuttavia essere pericolosa, soprattutto per chi assume antidepressivi, soffrono di patologie cardiache, disturbi psicotici, epilettici e per gli asmatici.
“Bisogna assicurarsi che le persone siano fisicamente e mentalmente capaci di sopportarla” spiega Jeff. Se si prendono queste precauzioni, non è pericolosa”.
La popolarità di questa pianta, che alcuni comprano su internet, attrae anche ciarlatani, ammettono Jeff e McKenna.
E può generare drammi, poiché suscita trance euforiche e anche fasi depressive e – sebbene raramente – crisi di panico e paranoia. In Perù, dove il turismo dell’Ayahuasca è diventato di massa, si sono denunciate aggressioni, specialmente sessuali. Un inglese è stato assassinato a pugnalate da un Canadese al termine di una cerimonia, un anno fa, sempre in Perù.
“C’è bisogno di più ricerca” conclude Mark Barad, psichiatra dell’UCLA.
ARTICOLO ORIGINALE: http://www.semana.com/vida-moderna/articulo/la-droga-amazonica-ayahuasca/510733