999 PAROLE PER PARLARE DELL’AMORE. Sebbene sia assurdo provare a definire l’indefinibile, è molto divertente provarci.

MOLTA DELLA GENTE CHE MI LEGGE O MI ASCOLTA MI DOMANDA: PERCHÉ NON PARLI MAI DELL’AMORE? PARLI DI TANTE COSE, MA TI SI SENTE MOLTO POCO RIGUARDO ALL’AMORE

Mi piace molto di più parlare di soldi, di sesso, di cibo, di lavoro, di viaggi ed esperienze con le persone, ma faccio fatica a parlare dell’AMORE… mi piace parlare di ciò che non è importante.

La prima cosa che suggerisco, quando si parla di amore, è di tenere in considerazione che tutto ciò che si può dire sull’argomento è solo una minima parte di quello che realmente è. La realtà, il profondo, il trascendente sono concetti che non si possono esprimere a parole, inoltre queste vanno a contaminarne il significato essenziale. Per questo motivo, mi esprimerò a partire dall’esperienza e non dal desiderio, dal vissuto e non dalle teorie, da ciò che sento e non da ciò che penso.

L’amore che conosciamo, o che cerchiamo, di cui tanto si parla, non è l’amore vero, ma una fotocopia, un’imitazione, uno pseudo-amore… è come se gli avessimo cambiato il vero significato e questa è la prima cosa contro cui lottare, quando vogliamo approfondire un argomento del quale, quasi sicuramente, tutto ciò che sappiamo è incorretto. Bisogna cercare il vero, che si nasconde dietro al falso o l’apparente.

Parto da questa base: non sappiamo nulla dell’amore. E ciò che sappiamo è oltremodo contaminato dalle esperienze egoistiche o superficiali, che non sono per forza positive o negative, ma delle mere approssimazioni dalle quali non è possibile trarre conclusioni riguardanti l’amore.

Di tutto ciò che si può leggere circa l’amore – a partire dalla filosofia, la teologia, la poesia o i saggi mistici – posso salvare solamente una definizione precisa, tra i milioni di parole che sono stati spesi, ed è di Osho, che dice: “L’amore non è una relazione, ma è ciò che ci relaziona al tutto”.

Una delle esperienze più significative che mi sono capitate per comprendere l’amore è stata durante una sessione di Ayahuasca.

Una sera la assunsi per confrontarmi con la saggezza spirituale, che questa pianta di potere ispira, e le chiesi: “Cosa sta succedendo tra gli esseri umani e l’amore?” Con la risposta potrei scrivere un libro… rimasi tutta la notte a vedere e comprendere le ragioni del perché non amiamo, del perché l’amore sia qualcosa di tanto complicato per gli esseri umani, del perché l’amore sia tanto lontano e per quali ragioni sembriamo soffrire così tanto a causa dell’amore.

Molte volte faccio delle tome di studio (come dicono gli sciamani) per vedere e comprendere aspetti dell’essere umano, per scendere in profondità nei temi e nelle idee che mi sorgono dentro; per farla breve, la rivelazione fu incredibile: mi fu permesso di entrare nell’amore – non ho dubbi su questo – fui messo dentro all’amore, come se fosse un’entità viva, come se fossi stato posto all’interno del cuore di una persona… e all’improvviso mi TRASFORMAI IN AMORE, un’energia che viaggia e visita tutte le creature viventi, e mi fu trasmessa, dal seno stesso dell’esistenza, una rivelazione riguardante l’amore: percepii tutto il rifiuto che gli esseri umani avevano nei miei confronti, non mi accettavano, dicevano di voler amare ma non era vero. Visitai milioni di persone, chiedendo loro di lasciarmi entrare, e ognuno si inventò una scusa per non farlo, mi dissero: “Mi fai soffrire…” “Sei pericoloso…” “Perderò il controllo…” “Mi condurrai in spazi sconosciuti…” “Mi fai paura…” e poi vi furono anche quelli che mi dissero “Tu non esisti…”. Nonostante ciò creai loro delle situazioni affinché potessero avere l’esperienza di aprirsi all’amore, ma fuggirono tutti a gambe levate, come se fossi stato una disgrazia o un nemico.

Quella notte ho potuto sperimentare cosa prova l’amore – in qualità di entità vivente, eterna e infinita – nei confronti del nostro atteggiamento e ho potuto comprendere quanto terribile sia questo, per la maggioranza degli esseri umani l’amore se n’è andato e non è più alla portata di coloro che gli resistono. Quindi uscii dall’amore, mi misi di fronte ad esso, mi guardò e mi disse: “Me ne vado di fronte a tanta negazione, di fronte a tanta paura, ma sarò sempre disponibile per coloro che mi chiameranno” E aggiunse: “Sono in pochi a chiamarmi, ne vedo i cuori, e vedo, in chi mi convoca, se ha l’intenzione di dare tutto in cambio di nulla, di accettare incondizionatamente la vita, le persone e tutte le cose così come sono. Vedo, in ognuno dei quali mi invitano, se hanno un autentica devozione e apertura, così da rendermi manifesto. La mia presenza è il recupero dell’unità, mi occupo di farli tornare alla totalità. Sono l’unione che abita nel nulla e che fa parte del tutto. Viaggio attraverso le onde elettromagnetiche che trascendono e alterano il tempo e lo spazio, come un sistema in grado di connettere e trasformare le percezione del tutto”.

L’amore mi diede un messaggio quella notte che desidero condividere: “Sei il benvenuto alla Vita, dovevi vivere questo momento ed essere così come sei, nell’esistenza” Questo produsse in me un effetto illimitato di riconnessione con me stesso, con il sentimento di dignità. Mi riportò all’essenza e mi fece vedere che l’azione di creare è priva di condizionamenti e che, per tanto, anche tutto il creato lo è.

L’amore si manifesta quado il creato si riconnette alla sua essenza creatrice. È un romanzo interiore che si proietta per mezzo dell’assenza di condizionamenti. È in questo momento – quando ci rendiamo conto che siamo unici e irripetibili e che ogni essere umano è diverso dall’altro – che sorge una comprensione di tale grandezza che non possiamo scappare dal sentimento di amore nei confronti di tutto il creato.

Quando comprendiamo il prossimo, lo accettiamo, lo guardiamo privi di filtri, lo accogliamo nel nostro cuore è allora che trascendiamo i limiti razionali e materiali e diventiamo eccezionali.

Non so dire se amo o se conosco l’amore… soltanto chi mi conosce, chi mi accompagna, chi condivide la vita con me può dire se da me emana amore. E se fosse così potrei affermare di essere ECCEZIONALE.

 

Alberto José Varela

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Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

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