ORA VOGLIO VIVERE!
L’insegnamento più grande che mi è arrivato da questa fantastica esperienza che definisco “La più bella della mia vita” è l’aver compreso che in verità la stanchezza mi aveva portato via la voglia di vivere e morire non mi sarebbe importato granché.
Sentivo che qualcosa mi teneva fermo ma non capivo cosa, ero come in una palude, arrancavo nelle sabbie mobili con passi pesanti e dovunque mi girassi il panorama era sempre lo stesso. Conoscevo l’Ayahuasca da tempo per sentito dire ma fino ad allora non avevo mai provato ad avvicinarmi a questa esperienza.
Poi come d’incanto è successo quello che si dice per le Medicine Sciamaniche; sono stato chiamato ed ho risposto! Capitava che nel weekend del mio quarantesimo compleanno non lavorassi e si incastrasse esattamente con il ritiro a Torino. Quale modo migliore di festeggiare uno passo così importante? Il miracolo stava succedendo, la Pianta mi stava chiamando e nello stesso tempo stava rispondendo ad una mia richiesta di aiuto.
Da allora ho fatto diversi ritiri, ho capito molte cose, ho visto che passavo la vita a combattere inutilmente, a sprecare energie. Sono entrato in quel posto meraviglioso arrabbiato ed in guerra con il mondo, giudicando tutto e tutti, ora ogni volta che torno non riesco a trattenere il sorriso e mi sento innamorato di ogni persona che incontro o re-incontro.
Una costante delle mie tome che non mi spiegavo era il continuo richiamo a visioni di feste messicane e la cosa mi pareva molto strana dato che seppur io abbia viaggiato molto nella vita, mai sono stato in Messico e mai mi sono avvicinato a quella cultura se non con le letture di Castaneda. Ma quello che vedevo era altro e non capivo.
Poi, successe che arrivò sua maestà il Bufo ed un altro forte richiamo mi prese e non riuscii a dire di no.
Non sapevo cosa mi aspettasse, per me era una novità assoluta, non avevo fatto ricerche e non volevo farne ma il pensiero verso questa nuova esperienza era diventata un’idea fissa finché non mi convinsi e mi presentai al ritiro dove tra due tome di Ayahuasca c’era la possibilità di provare questo miracolo che Pachamama ci mette a disposizione.
L’Ayahuasca da un po’ di tempo mi stava dicendo che dopo un lavoro intenso che mi ha aiutato a modificare in maniera importante la mia vita di tutti i giorni ero arrivato ad un punto che oltrepassare mi faceva molta paura, sapevo di dover toccare qualcosa di molto nascosto e doloroso e mi avvicinavo alle ultime tome col terrore dipinto sul volto.
Il Bufo no, nonostante non sapessi a cosa potessi andare incontro mi pareva del tutto naturale e sentivo una familiarità tutt’altro che spaventosa.
Quando fu il momento di assumerlo volli andare per primo sfruttando la titubanza degli altri.
Mi sedetti sul materasso, l’assunzione fu naturale, insapore e facile…
Mi lasciai andare sdraiandomi chiusi gli occhi e CLICK!
Tutto si spense, tutto si escluse. Ricordo di aver visto come delle nuvole bianche ed azzurre e dentro di me pensavo: ” Eccomi, sto facendo il Bufo! Non resta che lasciarmi andare!” E così feci.
Ricordo vagamente i tamburi ed i canti della cerimonia, che poi ho visto durare circa 10/15 minuti. Ecco per me è stato un attimo, pochi secondi. Non so dove sono stato tutto quel tempo, so che non ero lì. Poi ricordo una forte vibrazione, talmente forte da farmi male all’interno delle braccia, nella zona che, conoscendo l’agopuntura so essere il meridiano del Cuore. Tornai. Aprii gli occhi e mi alzai.
Non potevo credere alle sensazioni che provavo, una gioia infinita, totale, un Amore assoluto che usciva dal mio petto e tutto invadeva.
Guardai i miei compagni di avventura e, nei momenti in cui riuscivo a proferire parola non riuscivo a non dire loro quanto li amassi, quanto erano meravigliosi, che non riuscissi a spiegare quello che provavo e li ringraziai ripetutamente.
Era come se dal centro del mio petto uscisse una fiamma ossidrica potentissima che invadendo ed incorporando tutto e tutti depurasse ogni cosa dal male e dal dolore.
Capii in quel momento che non c’è niente di cui avere paura, che quello stato di grazia è lo stato normale delle cose e siamo noi a bloccarlo con la nostra mente e coi nostri timori.
Arrivai al punto da buttarmi a terra in ginocchio piangendo.
Piansi di gioia!
Una delle cose più belle fu veder commuoversi anche le altre persone, è stato come donare loro un pò di me. Mi sentivo bene, energico come non lo ero stato mai e la sensazione durò ancora diverse decine di minuti, tempo nel quale ho cercato di imprimere nei miei ricordi quella sensazione per portarla con me nei giorni a seguire.
L’insegnamento più grande che mi è arrivato da questa fantastica esperienza che definisco “La più bella della mia vita” è l’aver compreso che in verità la stanchezza mi aveva portato via la voglia di vivere e morire non mi sarebbe importato granché (anche adesso che scrivo ricordando mi sto commuovendo).
Ora invece tutto è cambiato, mi alzo la mattina ringraziando l’Universo, ringrazio ogni cosa, Amo molto di più gli altri ed in primis me stesso. ORA VOGLIO VIVERE!!! Ho capito che la vita è Amore, tutto il resto è illusione.
Tutto è senza importanza e quindi ha un’importanza assoluta!
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!