PARLARE BENE O PARLARE MALE DI QUALCUNO: Cosa c’è dietro alle critiche e ai giudizi verbali?

UNA FAMOSA FRASE DEL PITTORE SPAGNOLO SALVADOR DALI

«Che parlino bene o male, l’importante è che parlino di me, sebbene – confesso – preferisco che parlino male, perché significa che le cose mi stanno andando molto bene»

 

«ABBAIANO, SANCHO, SEGNO CHE SIAMO A CAVALLO» questa famosa frase, attribuita a Donchisciotte, in realtà è apocrifa, Cervantes non l’ha mai scritta. Devo però riconoscere che descrive alla perfezione il rapporto che esiste tra le malelingue e il loro oggetto di critica – che sta percorrendo la propria strada, quasi sicuramente con maggiore efficacia rispetto ai detrattori, i quali, in genere non hanno nemmeno cominciato a percorrere il proprio cammino.

 

«Dei mediocri non parla nessuno, e quando lo fanno dicono solo cose belle»

 

Alberto José Varela

[email protected]

 

Lasciaci un commento su questo articolo o condividilo con noi.

WhatsApp
Twitter
Facebook
LinkedIn
Email
Picture of Alberto José Varela

Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

Altri articoli di Alverto

Alberto José Varela

L’Impronta Senza Traccia

L’incontro tra Rumi e il suo maestro, di cui, comunque, non è opportuno pronunciare il nome, perché ogni vero maestro sa di non esserlo.
Rumi il discepolo. Discepolo significa apertura al divino. La parola “maestro” è solo un simbolo che indica un’apparenza di qualcuno. Qualcuno che sa di non esserlo. Come molte storie di maestri e discepoli, sono storie di puro amore.
Questa è una storia molto particolare, che è tenuta in grande considerazione nei circoli sufi.

Leggi di più >>

Elige un Idioma

Selecciona tu Idioma