L’AMAZZONIA NON SMETTE DI SORPRENDERCI CON I SUOI POTENTI RIMEDI NATURALI
Questo veleno si estrae dalla pelle di un tipo di rana selvatica e giunge come una magica soluzione a innumerevoli problemi di salute.
Kambo, Campu, Sapo, Vaccino della foresta. Sono tutti nomi dati a questa secrezione di rana arborea che vive nella parte nordoccidentale della foresta amazzonica (Perù, Colombia e Brasile). Il nome scientifico di questa rana è phyllomedusa bicolor altresì nota come “rana scimmia gigante”.
Originariamente 53 tribù facevano uso di questa secrezione, ma ora si sa che soltanto 13 piccole tribù continuano ad usarla. La utilizzano per liberarsi del panema (nome che si dà alle cose negative) per propiziare la caccia con riti magici e come medicina contro la malaria, i morsi di serpente, la febbre gialla e altre malattie epidemiche.
La ricerca scientifica sulla secrezione di questa rana è iniziata negli anni ’80. Nominato al Nobel, il ricercatore italiano Vittorio Erspamer, dell’Università di Roma, scrisse che questa secrezine contiene un “cocktail chimico fantastico, con possibili applicazioni mediche, inimitato da nessun altro anfibio”. Finora i ricercatori hanno trovato 9 peptidi bioattivi con un forte effetto sui muscoli gastrointestinali, le secrezioni gastriche e pancreatiche, la circolazione sanguigna e la stimolazione della corteccia surrenale e della ghiandola pituitaria.
Le reazioni chimiche che produce nel corpo umano
- Va a purgare profondamente gli intestini, agendo con forza.
- Abbassa la pressione arteriosa.
- Aumenta la percezione sensoriale.
- Dà un forte effetto analgesico, migliora la resistenza e la forza fisica.
- Migliora la capacità di sopportare il dolore e le situazioni stressanti.
- Facilita la digestione e sono stati dimostrati effetti analgesici su chi soffre di coliche renali e dolori causati dall’insufficienza vascolare periferica, nonché dolori causati dal cancro.
- Altri effetti interessanti sono il potere antinfiammatorio, la capacità di distruggere i batteri e i virus per curare le infezioni.
- Nelle persone affette da dipendenza i risultati avvengono rapidamente e nei casi più complicati si può assumere più a lungo.
Il Kambo è anche un rimedio naturale tra i più forti per rafforzare il sistema immunitario. È 4000 volte più potente della morfina e 40 volte più forte delle endorfine endogene di tipo B.
I trattamenti con Kambo hanno effetti a breve e a lungo termine. “A breve termine, gli effetti sono uno stato di allerta, buon umore e maggiore resistenza alla stanchezza, mentre una maggiore e facilmente ottenibile capacità di concentrazione e calma mentale possono durare diversi giorni o settimane.
A lungo termine il Kambo rafforza il sistema immunitario, alza la soglia di stanchezza e migliora lo stato di salute.
Con il Kambo abbiamo l’opportunità di risvegliare il corpo nel suo potenziale naturale di proteggersi, rafforzarsi e curarsi.
Le persone che ricevono regolarmente questo “vaccino” non si ammalano ed hanno un sacco di energia. Ristabilendo l’equilibrio naturale si evita la comparsa di disturbi dovuti da diversi virus.
Nel caso di malattie gravi, dipendenze o accumulo di tossine dovuto ad eccessivo uso di farmaci, può essere utile ricevere un trattamento doppio per un certo periodo. In questo modo gli effetti della pulizia del Kambo aumenteranno in misura esponenziale e dureranno più a lungo.
Quello che il Kambo non fa è eliminare la radice dei nostri blocchi emozionali dovuti da esperienza traumatiche. Uno può sentirsi alleviato dal vomitare bile gialla, ma la radice del problema rimane. Per eliminare la radice dell’ira e della paura, bisogna impiegare altri enteogeni.
CONSIGLIAMO DI INIZIARE CON UNA SESSIONE LEGGERA DI KAMBO
Si applica in pochi minuti, su piccoli punti dove prima viene fatta una piccola bruciatura, in questo modo entra nel sistema linfatico e l’effetto può durare da una a tre ore.
Per chi assume Ayahuasca, l’ideale è fare il Kambo almeno 2 ore prima, perché in questo modo dispone il corpo all’esperienza con Ayahuasca, permettendo un incontro pulito e diretto con essa.
Naturalmente, si può applicare senza bisogno di assumere Ayahuasca poi.
Per chi volesse fare un trattamento o vaccinarsi con il Kambo, consigliamo di fare 3 sessioni in 3 giorni. Ogni sessione è più forte rispetto alla precedente. Queste tre sessioni è essenziale che si facciano in tre giorni distinti, se di fila è molto meglio. Altrimenti si consiglia di non far passare più di 7 giorni tra una sessione e l’altra.
In entrambi i casi è possibile fare queste sessioni con i facilitatori formati nella Scuola europea Ayahuasquera che saranno presenti al prossimo ciclo formativo dal 31 maggio al 4 giugno a Barcellona (successivamente anche in Italia).
Nella nostra scuola diamo informazioni più precise sul Kambo, sulle sue origini, come si è scoperto, le possibili reazioni che produce e i benefici che apporta, e ovviamente insegniamo a darlo a chi è già facilitatore di Ayahuasca.
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