IL SALTO VERSO IL MISTERIOSO UNIVERSO DELLE MOLTEPLICI OPPORTUNITÀ
Quando l’anima emerge impetuosamente per riconoscere il suo scopo
Oggi è il 6 gennaio 2018; sono a Buenos Aires, in Argentina. Sono venuto con Paula, la mia socia, Lorena Defilipo, direttrice commerciale dell’Argentina, e Paulo Lira, marketing manager di Inner Mastery Argentina S.A. Siamo venuti per affittare una casa che sarà la sede della nostra impresa legalmente costituita pochi giorni fa in Argentina.
Camminare per Buenos Aires mi provoca infinite regressioni spontanee, mi riporta ai momenti in cui percorrevo il mio primo e secondo destino. L’Argentina rappresenta una realtà che mi ha preparato a fare il salto verso il mio TERZO DESTINO.
QUANDO SI ARRIVA A UN LIMITE SORGE IL CONFLITTO
Circa 25 anni fa, qui, e in uno dei peggiori momenti della mia vita, quando la mia prima moglie andò via di casa e io rimasi con i tre figli di 4, 6 e 8 anni, dovetti chiedere un aiuto professionale per essere sostenuto in quella difficile situazione. Mi affidai ad uno psicologo molto particolare, dato che tiene sessioni in qualsiasi posto, non ha uno studio e ti dà appuntamento in svariati luoghi tipo un ristorante, in una piazza o nella hall di un hotel. Ci incontravamo una volta alla settimana per svolgere sessioni terapeutiche e di orientamento e accompagnamento professionale. Tutto ciò su cui ho riflettuto con la guida di Osvaldo Gordín è stato meraviglioso. Poi siamo diventati amici, abbiamo iniziato ad andare insieme alle meditazioni presso il centro di Osho a Palermo, senza mai mancare ad una sola meditazione. Alla fine abbiamo collaborato per creare una società di comunicazione interna per le aziende.
Mentre stavamo avviando questo progetto, si verificarono degli eventi particolari ed un cambiamento imprevedibile nella mia vita. I miei figli andarono a vivere con la madre in Spagna e questo mi portò ad un punto di svolta nel quale dovevo decidere se rimanere in Argentina – con tutto quello che già avevo e con quello che stavo creando – o partire per andare a vivere in un altro paese. Ho identificato quel momento come IL GRANDE MOMENTO DELLA MIA VITA, perché ero cosciente (e per questo la meditazione mi ha aiutato molto) che quella fosse la possibilità di lanciarmi verso il mio terzo destino, pagando tutte le conseguenze che questo mi avrebbe portato.
Il mio primo destino è rimasto sepolto a Santa Fe, la città dove sono nato e cresciuto, dove ho realizzato tutto il mio progetto personale di successi e fallimenti, lì ho vissuto il raggiungimento di tutti gli obiettivi che mi ero proposto ma anche la loro distruzione. Il primo destino è quello che ti mette in un meccanismo automatico in cui il controllo è nelle mani di tutto ciò che ti circonda: genitori, impegni sociali, morali e religiosi, necessità economica di sicurezza, ecc. Essere sotto la tirannia del primo destino, in cui la lealtà governa e non ti lascia uscire verso nuove direzioni, è una schiavitù più o meno comoda, a meno che tutto questo non collassi o fallisca, aprendo sul nostro cammino una nuova possibilità. E così è stato per me. Grazie al collasso del mio progetto di vita personale e a tutto quello che, di conseguenza, ne risultò distrutto – con l’appoggio incondizionato della mia coscienza – iniziò ad emergere il mio secondo destino, quello in cui mi sono aperto a nuovi orizzonti, attraversando la la prima frontiera dei miei limiti verso nuove e sconosciute possibilità di vita, relazioni e lavoro. È stato quello il momento in cui ho incontrato il mio consulente personale Osvaldo, mi sono immerso nella meditazione, ho incontrato Alejandra, una donna meravigliosa, la prima donna che ho amato di cuore e con la quale ho avuto nostra figlia Ariana. Il secondo destino apre molte porte della realizzazione personale, sentimentale e spirituale che vanno ben oltre tutto ciò a cui ti può portare il primo destino; ci spinge ad entrare in mondi sconosciuti e inimmaginabili come l’amore, la creatività, la riflessione, la meditazione; e i cambiamenti che iniziano ad avvenire sono sorprendenti, qualcosa di profondo comincia ad accadere, come uno tsunami interno che produce movimenti verso l’esterno che finiscono per fornire una enorme forza a qualsiasi progetto che inizi.
QUANDO SEI DAVVERO PRONTO AVVIENE IL MIRACOLO
Pertanto approfittai di quel magico momento di impulso interiore per lanciarmi nel mio terzo destino, che, lungi dall’essere basato sull’insoddisfazione per ciò che ero, facevo e avevo, era ispirato dall’essermi reso conto di chi fossi e di cosa potessi fare. Le meditazioni di Osho furono fondamentali nel mio cambio di destino. È stato un periodo formidabile, durante il quale sognavo quotidianamente, e in cui ero accompagnato costantemente dal sentire in profondità che i confini non potevano limitarmi nella ricerca della mia fioritura. Tutto in me si stava configurando per qualcosa di trascendente.
Poi un giorno lessi per la prima volta la storia sufi dell’uomo dalla vita inspiegabile, citato da Osho. È stato illuminante e rivelatore per me, una vera ispirazione. Lessi quel libro in soli 45 minuti mentre stavo aspettando il mio socio Osvaldo che teneva una sessione con un paziente in calle Callao e Santa Fe a Buenos Aires. Ero nella mia macchina, lo lessi tutto d’un fiato, senza mai fermarmi, dall’inizio alla fine. E quando terminai, alzai lo sguardo e realizzai che mi trovavo nel centro di Buenos Aires e che ero andato molto lontano con la mia immaginazione, per esplorare per un momento il mio destino, e prepararmi ad iniziare il più bel viaggio della mia vita.
Lasciai molte cose a Buenos Aires, cose che la maggior parte della gente non lascerebbe mai, o costerebbe loro parecchio dolore e fatica, ma la mia follia selvaggia e intraprendente non mi fece dubitare affatto in merito a ciò che avrei dovuto fare. Dopo pochi giorni ero già in Spagna. Spinto dal fatto che i miei 3 figli erano andati a vivere lì con la madre, approfittai dell’impulso paterno di voler essere vicino ai miei figli per iniziare una nuova vita, un nuovo percorso che più tardi mi avrebbe permesso di rendermi conto che mi trovavo nel terzo destino. Quando si accede al terzo destino, non puoi sapere che ciò stia avvenendo finché non accadono cose sorprendenti, finché lo stupore non invade l’intero Essere, finché il mistero non invade la coscienza per lasciarci perplessi.
Ieri sera c’è stata una riunione del mio team di INNER MASTERY INTERNATIONAL ARGENTINA con Osvaldo Gordín, in cui abbiamo posto le basi per lavorare nuovamente insieme, ma questa volta nell’impresa che ho fondato in Spagna e che attualmente ha sedi in più di 20 paesi. Sono venuto per assumere contrattare quest’uomo di grande saggezza imprenditoriale e con un senso della spiritualità talmente pratico e divertente da riuscire a ispirare anche i più confusi o dormienti. Ma dietro quella presunta intenzione che mi ha motivato a venire a Buenos Aires c’è qualcosa di molto più profondo, che ha a che fare con la guarigione di tutte le mie relazioni passate. Prima di tutto quella per me fondamentale, ovvero il rapporto con il paese in cui sono nato, l’Argentina. La mia patria. Ma, come dico sempre, non perché mi abbia dato una nazionalità, bensì per aver ricevuto una base socioculturale che accetto e ringrazio di cuore. Sto stringendo amicizie con argentini con cui non avrei mai potuto legare in passato. Il mio terzo destino mi ha portato in volo verso l’origine, all’inizio, in quel punto privo di scappatoie. Sono passati più di 20 anni perché ciò accadesse. Nel frattempo ho portato avanti due decenni di infinite esplorazioni delle possibilità che mi permettono di essere attualmente nel terzo destino, quello in cui non si sa mai cosa accadrà, dove si ha la sensazione che tutto ciò che avviene fosse già scritto sul nostro cammino e, allo stesso tempo, rappresenta qualcosa che non sarebbe mai potuto accadere se non avessi osato lasciare indietro il mio precedente destino.
Uscire dalla zona di comfort, quella conosciuta, confortevole e sicura è un processo denso, impegnativo e complicato, ma possibile. Talmente possibile che, guardando indietro, sono profondamente commosso perché tutto mi mostra chiaramente che ciò che affermo è autentico e veritiero al 100%: CAMBIARE DESTINO È POSSIBILE. Non intendo che si possa modificare il destino, bensì che il destino stesso possa essere cambiato, poiché ne esiste una grande varietà. Il momento dai grandi cambiamenti sta arrivando per molti esseri umani, perché, come ci ha detto Osvaldo ieri sera durante la riunione, “NON SIAMO IN UN MOMENTO DI CAMBIAMENTO, SIAMO IN UN CAMBIO DI EPOCA”. Come risultato di ciò che abbiamo condiviso, continuavo a pensare al fatto che “È INDISPENSABILE CAMBIARE, PERCHÉ SE NON CAMBIAMO CI ESTINGUIAMO”. Questo cambiamento è un adattamento evolutivo alla nuova era in cui siamo già.
Questa è una grande verità che può essere applicata alla vita personale, alle aziende, alle relazioni e a qualsiasi altra cosa. Ci troviamo in un momento di profonda trasformazione. E proprio per questo abbiamo bisogno di supporto, accompagnamento e ispirazione. La nostra organizzazione si dedica proprio a questo, a realizzare con gli altri quello che in un determinato momento è stato fatto con me, ma con molta più profondità e velocità. Mi piacerebbe che i partecipanti dei nostri ritiri potessero vivere i cambiamenti per loro necessari molto più velocemente di quanto è avvenuto per me; sento di aver impiegato molto tempo e che sia possibile procedere più velocemente perché questa nuova epoca lo richiede.
QUANDO FIORISCI, SI GARANTISCE LA CREAZIONE DI NUOVI SEMI.
Non posso non menzionare che per arrivare a percorrere il misterioso e sorprendente cammino del terzo destino lo strumento che mi ha accompagnato è stato l’Ayahuasca. È arrivato a me proprio nel momento in cui dovevo prendere una serie di decisioni senza provare sensi di colpa né paura, un momento in cui era fondamentale smettere di giocare ad essere libero per potermi definitivamente stabilire nel mio centro, per vivere nel mio Essere e da lì iniziare il viaggio verso l’infinito.
Quell’aereo dell’Iberia che mi portò dall’America verso l’Europa mi stava in realtà portando in una nuova realtà, nella quale sarebbero apparse in maniera sorprendente tutte le opportunità in cui la mia essenza si sarebbe potuta plasmare e e materializzare.
Questo è per me il terzo destino – e solo ora te lo posso assicurare – ovvero quando tutto si unisce a favore della fioritura, la propria e quella degli altri. Quando si fiorisce emergono i nuovi semi e tutto ricomincia nuovamente. I semi umani che vengono prodotti intorno a me sono la prova che sono tornato all’origine di me stesso per richiamare la stessa energia che a quel tempo mi ha portato a germogliare, crescere e fiorire, per condividerla con coloro che sono al mio fianco.
Eccomi in Argentina, il luogo da cui ho fatto il mio ultimo salto verso il vuoto. Per ricaricarmi nuovamente di energia e continuare a volare verso il mistero di un destino che non si può conoscere né intravedere. Quello è il mio destino, l’ho trovato, sono lì, e ora non posso scappare.
Alberto José Varela