Home Eventos SULL’AYAHUASCA. Ciò che bisogna sapere prima di fare l’esperienza.

SULL’AYAHUASCA. Ciò che bisogna sapere prima di fare l’esperienza.

INFORMAZIONI SINTETICHE MOLTO UTILI PER CHI VUOLE ASSUMERE AYAHUASCA

L’Ayahuasca è una bevanda o decotto selvatico. Un rimedio tradizionale indigeno e 100% naturale, scoperto dagli sciamani dell’Amazzonia migliaia di anni fa.

Viene preparato come decotto liquido, combinando due piante, l’Ayahuasca e la Psychotria Viridis che, bollite insieme, in acqua, danno origine a una sorta di infuso, la cui consistenza è simile al miele, di sapore amaro, e, ulteriormente diluite con acqua, permettono di berlo. Di solito, soprattutto la prima volta, se ne assume una piccola quantità, poiché è importante determinare, per ogni persona, il grado di sensibilità alla pianta, difficile da stabilire a priori dell’esperienza.

Le proprietà curative e visionarie di questa infusione le hanno conferito il titolo di pianta “maestra” – perché insegna, mostra, chiarisce – e di pianta di “potere” – perché purifica, sana e libera.

Gli indigeni la utilizzano da sempre per mantenere uno stato di salute ottimale e per prevenire le malattie. La assumono ogni settimana o ogni 14 giorni per poter mantenere una buona forza fisica. Viene utilizzata anche per poter sperimentare uno stato di espansione di coscienza, che offre un’ampia, e allo stesso tempo puntuale, comprensione sui temi della vita, della natura, dell’esistenza e anche in relazione alle piccole, grandi decisioni quotidiane.

Poiché contribuisce a una purificazione sia fisica che emotiva (in molti casi stimola vomito e/o diarrea), sgombra la mente portando la chiarezza necessaria per comprendere diversi aspetti o problemi che nella quotidianità, a causa delle molte tossine che circolano nel nostro sistema energetico, non capiamo. Inoltre, ha un effetto antidepressivo e contribuisce alla risoluzione delle dipendenze. È come un’esplosione di salute a tutti i livelli e ci aiuta nel connetterci con il nostro piano spirituale, al di là di qualunque religione o credo.

Poiché favorisce il benessere e la salute del corpo, la sua assunzione è indicata sia per persone con disturbi fisici, che per persone con disturbi psicologici. Tuttavia, la maggior parte delle persone che a livello mondiale, la assumono, non lo fanno in ragione di una malattia fisica o mentale, bensì per trovare il senso della vita, dare una direzione al proprio cammino, elaborare risposte esistenziali e potenziare la creatività nel lavoro quotidiano.

Gli utilizzi dell’Ayahuasca sono molteplici, è un rimedio che in molti casi risolve ciò che altri approcci o tecniche non riescono a risolvere; in altri casi, invece, potenzia le naturali difese e fortifica l’organismo, affinché possa rispondere meglio agli effetti collaterali della medicina allopatica. Lavora a livello fisico, emotivo, psicologico e spirituale. Inoltre, integra e potenzia altre terapie o tecniche e non è incompatibile con nessuna di esse.

In alcuni paesi, il consumo di Ayahuasca è stato proibito poiché le istituzioni credono (sbagliandosi) che si tratti di una droga; in altri, è stata legalizzata a seguito di numerosi studi scientifici che ne hanno dimostrato i benefici. Nella maggior parte dei paesi – come anche la Spagna, l’Italia, la Germania, la Svizzera – non è né proibita né legale, collocandosi in un’area non specificamente definita. In Spagna, sono stati condotti studi scientifici che dimostrano che non danneggia la salute (Clinica Sant Pau di Barcellona).

Negli Stati Uniti le aziende farmaceutiche hanno cercato di brevettarla, tuttavia le comunità indigene sono riuscite ad evitare che ciò avvenisse dimostrando che si tratta di piante patrimonio della natura, degli sciamani che l’hanno scoperta e utilizzata, nonché dell’umanità.

Questo decotto liquido si presenta come un’infuso amaro e denso; in accordo con la formula originale millenaria, non viene utilizzato nessun additivo chimico. Arriva direttamente dalla selva amazzonica, dove viene coltivata e cucinata. È considerata un enteogeno, e non né, dunque, né una droga, né un allucinogeno. Con il termine “enteogeni”, infatti, si definicono tutte quelle sostanze che possono indurre visioni, il cui senso ha a che fare con temi esistenziali, l’origine della vita, del mondo, e di tutte le cose. Non provoca effetti secondari nocivi, al contrario di quanto accade con le droghe, e non induce alcuna dipendenza o bisogno di consumo continuo; non è pericolosa per la salute, bensì, grazie al suo enorme potere sanatore, coaudiuva la risoluzione di molti tipi di disturbi.

Secondo la tradizione indigena, per assumere questo rimedio è importante creare un rituale armonico con il processo sperimentato dai partecipanti. Questo rituale, o cerimonia, crea le circostanze per un’attitudine di attenzione e rispetto, riconoscimento e gratitudine verso Madre Natura (che la produce) e verso lo spirito della pianta (che la possiede). A volte, viene anche assunta all’interno di contesti religiosi o terapeutici, dove non viene propriamente creato un rituale, salvaguardando tuttavia un atteggiamento di attenzione e cura.

In ogni caso, poiché il processo dura alcune ore, viene creato un ambiente tranquillo e comodo. La musica e un facilitatore (o uno sciamano) che accompagnino il processo, sono il miglior supporto all’esperienza.

Non è consigliabile assumerla senza una guida e l’accompagnamento di qualcuno che ne abbia esperienza; tuttavia, se ciò accade suggeriamo di chiedere consigli a chi possiede le giuste competenze, così da limitare il più possibile l’insorgere di imprevisti. La questione fondamentale di un’assunzione fatta da soli, a casa, riguarda la quantità di dose adeguata e la modalità temporale con cui assumerla.

PER CHI LA ASSUME ALL’INTERNO DI GRUPPI GUIDATI: non è necessaria nessuna preparazione nei giorni precedenti l’assunzione, però chi sentisse di farlo può prepararsi mangiando più leggero, senza carne, fritti e latticini. È importante non usare droghe o assumere psicofarmaci, almeno nelle 48 ore precedenti l’incontro.

PER CHI LA ASSUME A CASA: nei giorni precedenti all’incontro, non è necessaria nessuna preparazione, né l’eliminazione di alcuno specifico alimento. Tuttavia, non va mescolata ad altre droghe o alcool, al momento dell’assunzione, e nelle 4 ore precedenti e successive. È consigliato non assumere più del  50% della dose prevista in un contesto guidato.

Comunque, uno degli aspetti più importanti da considerare non è tanto con chi o dove venga assunta, bensì la sua qualità, la provenienza e la certezza che non contenga additivi. La caratteristica principale delle piante con cui si prepara questa medicina è la loro età, ovvero sono piante che vivono e crescono da molti anni. È questo uno degli aspetti che influisce in modo significativo sulla qualità dell’esperienza. È indispensabile berla con chi ne conosce la provenienza e da chi è stata preparata.

Gli autentici “ayahuasqueros”, sono coloro che si inoltrano nella foresta a cercare la pianta, ne conoscono la provenienza, e sanno chi la prepara; loro stessi provano l’Ayahuasca prima di offrirla ad altre persone, per determinare le dosi adeguate.

Una sessione di Ayahuasca dura dalle 6 alle 8 ore, a seconda del luogo e del programma, però può anche arrivare a durare più di 12 ore, soprattutto se viene organizzata all’interno di un contesto di evoluzione interiore, che mira alla trasformazione di noi stessi e della nostra vita; in questi casi, la sessione è preceduta da un momento di preparazione e, la mattina successiva, da un’incontro di integrazione dell’esperienza.

Si può assumere una o due volte all’interno della stessa sessione, a seconda delle condizioni di ogni persona. L’esperienza ottimale prevede la partecipazione a 2 o 3 sessioni, con dosi crescenti per 2 o 3 giorni/notti. Per questo è consigliabile partecipare a ritiri organizzati, durante i quali l’equipe di facilitatori esperti sa come accompagnare il processo.

Gli effetti dell’Ayahuasca variano molto e sono molto soggettivi, più del 90% dei partecipanti ne testimonia l’insorgenza sia sul piano fisico che psico-emotivo, tuttavia, a volte, durante la sessione questo non accade, sebbene tali effetti, e soprattutti i benefici della pianta, si manifestino nelle ore e nei giorni successivi.

Assumere Ayahuasca è una meravigliosa esperienza e una delle sue preziose particolarità è che non sarà mai la stessa. Non è possibile prevedere come andrà, ogni volta è una sorpresa, ed è proprio per questo che un’attitudine senza aspettative o preconcetti è la migliore che possiamo avere.

Il nostro consiglio è che, quando assumi Ayahuasca, tu non lo faccia come occasione di svago, intrattenimento, per fare festa con gli amici. Prendere l’Ayahuasca è un atto introspettivo, di riflessione individuale, di centratura in se stessi, di connessione con tutto ciò che ci fa vivere, in totalità, in pienezza, in serenità.

Oggi, si trovano molte testimonianze di assunzione in internet, il nostro consiglio è di non prenderle come un punto di riferimento al 100% autentico, fondato, determinante. Ogni esperienza è propria, individuale e singola, per cui il suggerimento è quello di aprirsi all’idea che ciò che vivrai sarà esattamente ciò che avrai bisogno di vivere, e sarà adatta a te. Si tratta di una grande esperienza liberatoria, e per molti di coloro che l’hanno vissuta, è stata la più GRANDE ESPERIENZA della loro VITA.

 

INFO: [email protected]

 

Lasciaci un commento su questo articolo o condividilo con noi.

WhatsApp
Twitter
Facebook
LinkedIn
Email
Alberto José Varela

Alberto José Varela

Fundador de empresas y organizaciones; creador de técnicas, métodos y escuelas; autor de varios libros. Estudiante autodidacta, investigador y conferencista internacional, con una experiencia de más de 40 años en la gestión organizacional y los RRHH. Actualmente crece su influencia en el ámbito motivacional, terapéutico y espiritual a raíz del mensaje evolutivo que transmite.

Altri articoli di Alverto

Elige un Idioma

Selecciona tu Idioma